Il corteo in mezzo ai black bloc. Ecco come si prepara la guerriglia

Testo di Joshua Evangelista, immagini di Luca Ortello

A Piazza San Giovanni  piovono sampietrini e bombe carta. L’odore aspro dell’immondizia rovesciata controbilancia quello della plastica che va a fuoco. Non riusciamo a vedere molto, una coltre di fumo quasi impenetrabile separa i due schieramenti. Le gittate delle pietre diventano sempre più lunghe. Dentro un’auto ormai distrutta un poliziotto è sdraiato e si tocca il ginocchio. Grida dal dolore, non riesce a muoverlo. Intorno i fotografi cercano di immortalare quella che potrebbe essere un’immagine da copertina.

Ma la nostra storia inizia qualche ora prima, in un clima di festa.

***

Piazza della Repubblica è molto colorata. I carri dei manifestanti sono circondati dai curiosi e c’è la fila per salire su un vecchio bus dal quale il deejay sceglierà la musica che accompagnerà il corteo. Non sembrano indignati, anzi quest’anonimo sole d’ottobre rende l’atmosfera molto rilassata. Incontro un mio amico fotografo, che si dirige di gran furia verso la testa del corteo. “Dietro c’è gente strana, con i caschi in mano. Meglio starne alla larga”, mi dice preoccupato.

Decidiamo di conoscerla, questa gente strana. E’ difficile confonderli. Una macchia nera in mezzo ad un mare di colori. Sono appoggiati ad un muretto della piazza. Quaranta o cinquanta. Volto coperto da passamontagna, bastoni di metallo e caschi in mano. Proviamo a riprenderli con la telecamera, ma in men che non si dica due uomini robusti ci intimano a spegnerla, minacciando la collega che ci accompagna.

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Il corteo sta per partire e il blocco si schiera. Davanti a loro un “baby blocco” formato da ragazzini delle superiori. Quasi tutti con il volto coperto e tanta voglia di fare bella figura con i “grandi”, che dietro di loro si passano le birre e iniziano ad organizzare le strategie per la loro protesta speciale.

“Scusi, come si chiama il vostro movimento?”, chiedo ingenuamente a uno del “servizio d’ordine”. Volto scoperto, alto e muscoloso, gira intorno al blocco per assicurarsi che non ci sia la polizia in giro  e che nessuno faccia riprese. “Carc”, sussurra infastidito. Ha notato che li stiamo seguendo da più di venti minuti.  A bilanciare la diffidenza dell’uomo arriva una donna sulla sessantina. Che mi riempie di opuscoli sul Partito dei Comitati d’appoggio alla resistenza.

Quasi a voler rispondere alla mia domanda, il blocco innalza un mega striscione rosso con lo stemma del Carc. Tutto è limpido, tutto è pronto. Il clima diventa goliardico, ridono e scherzano. Si inizia a cantare. In mezzo a cori contro il capitalismo, si gridano inni alla morte di D’antona e Biagi e alla lotta armata. L’avanscoperta, i ragazzini,  spiegano che “noi siamo i fascisti rossi”.

Il corteo parte e trovo la prima sorpresa della giornata. A cinquanta metri dalla partenza, i manifestanti riempiono di fischi i black bloc. La sorpresa sta in una presa di coscienza lineare e collettiva. “Fascisti”, “Fuori dal corteo”, gridano a gran voce ragazzi, famiglie e militanti. Dal camioncino degli organizzatori anche gli speaker si dissociano: “Siete criminali e forse siete qui grazie a qualcuno della stanza dei bottoni, per strumentalizzare il corteo”.

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Loro rimangono impassibili ai fischi, qualcuno borbotta qualcosa al compagno più vicino. La  missione è troppo importante per cedere alle provocazioni. Del resto, mentre loro sono qui a farsi vedere, a San Giovanni un nutrito gruppo sta già preparando il campo di battaglia.

***

Ci si chiede perché non li abbiano fermati subito. A Piazza della Repubblica. A Termini. In via Cavour, dove hanno bruciato macchine, distributori di benzina e bancomat. O al Colosseo, dove il gruppo si è ricompattato per poi separarsi nuovamente. Io non ho più tempo per farmi queste domande. In mezzo al fumo dobbiamo evitare le pietre. La polizia ci chiede di arretrare, ma dopo aver seguito il gruppo per quasi tutto il corteo non posso non seguire da vicino l’epilogo di tanto odio.

Ci troviamo dietro gli scudi della polizia. Dietro di noi c’è un clima da stadio. Una trentina di persone chiede alla polizia “serva dello stato” di ritirarsi, perché sono dei “codardi buffoni in divisa”. Ma qualcuno osa di più: un anziano signore lancia un sasso verso noi cronisti. Intanto, per qualche inspiegabile ragione non sono più tutti “neri”. Il gruppo dei combattenti è più nutrito, ci sono giovanissimi a viso scoperto che hanno deciso di unirsi. La polizia indietreggia. A seguire i cronisti, terrorizzati.

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***

La battaglia è finita. Roma brucia, i carabinieri si appoggiano ai camioncini danneggiati senza più energie. Per le vie dell’Esquilino, tra turisti e Indignati, qualcuno passeggia noncurante a volto coperto.


36 Comments

  • Eh bravo Enzo Guarascio, basta scrivere una minchiata dopo l´ altra ed ecco che la luce dell´attenzione si accende sul tuo nome. Che tu sia un deficente non sarà una novità neanche per te ma il fatto che tu riesca ad inanellare tante boiate una dopo l´altra
    è da Oscar, eventualmente da condividere con il Serpico dei contadini Di Pietro.

  • quello che mi chiedo è come è possibile che qua chi ha scritto l’articolo è riuscito a vederli prima che partissero, parlarci, riprenderli, la gente ha cercato di cacciarli…ma la polizia non è intervenuta subito…dove cazzo stavano??? i casini succedono perchè fanno comodo e chi distrugge non solo è un testa di cazzo ma è anche un deficente perchè viene strumentalizzato e a meno che non è un figlio di puttana venduto (anche se non ci credo tanto agli infiltrati), è un idiota che non riesce ad accorgersi che viene usato da altri

    • Sono d’accordo rascio, d’altronde mentre il resto del mondo stava esprimendo la propria indignazione e le proprie idee da noi è stato tutto offuscato dal fumo dei lacrimogeni e degli incendi. Dunque: obiettivo centrato…

      Onestamente, vorrei aggiungere, questi 4 peracottari violenti non hanno neanche avuto il coraggio di metterci la faccia (come gli hanno gridati i veri manifestanti), e si credono di essere dei veri combattenti. Imbecilli, è il massimo grado che si sono guadagnati sul campo…i veri combattenti sono i ragazzi delle piazze siriane o egiziane dove, a volto scoperto, hanno sfidato (e subito) le torture dei carceri e i proiettili dei cecchini sui tetti, vedendo morire i loro compagni in un lago di sangue.
      Ma la differenza sai qual’è? Che quelli stanno combattendo per la libertà, questi 4 imbecilli vigliacchi la libertà se la godono tutti i giorni…

  • Ma vi sembra che questo sia il momento della “festa”? Chi è andato a quella manifestazione con l’intento di fare festa eviventemente non fa parte dei disoccupati, dei precari e degli emarginati, ma fa parte di quelli che considerano queste manifestazioni come una “gita fuori porta” con annessa emozione “rivoluzionaria”. Meglio sarebbe stato starsene a casa a vedere il Grande Fratello. Perchè è questo che faranno con buona pace dei nostri plitici di destra e sinistra che se laridono e continuano ad incassare pensioni d’oro. Ci vuole altro che palloncini colorati e mascherinde da carnevale. Senza per questo giustificare le violenze contro gli esercizi commerciali, e quanti sono essi stessi vittime di questo lerciume che ci governa, sinistra compresa complice di tutto questo in quanto avrebbe avuto l’occasione per far cadere il governo uscendo dall’aula in occasione della votazione per la sfiducia. Non l’ha fatto perchè in definitiva fa comodo anche a loro che il governo non cada perchè altrimenti dovrebbero assumersi le responsabilità. Nessuno vuole le elezioni perchè c’è da mostrare la faccia e si rischia di perdere voti cioè poltrone e privilegi. Quindi queste manifestazioni non hanno nessun valore, se ne fottono i magnaccioni. Tripoli insegna, facciamo anche noi la nostra primavera. La polizia non è intervenuta abbastanza? E con ragione! Chi glie lo fa fare a farsi ammazzare per 1000 euro lordi al mese, con famiglia, figli a carifco quando questo Stato di merda non da alla polizia nemmeno la benzina per le macchine. Cosa avrebbero dovuto fare i poliziotti? E’ ora di smetterla di considerare la polizia come “serva del potere”. I poliziotti sono figli del popolo e dobbiamo essere tutti uniti e se c’è qualcosa da assaltare questi sono i palazzi del potere, ministeri, istituzioni, non negozi e pompe di benzina.

  • Caro Enzp Merdascio facciamola finita con la stronzata del polizziotto che guadagna una miseria e poi deve essere randellato! Io li ho sentito con le mie orecchie cantare faccetta nera i tuoi ligi difensori del tuo onoratissimo stato! Ti invito domani alle 7.30 davanti ai cnacelli della mia fabbrica per farti vedere la giornata di un operaio che guadagna una miseria e respira sostanze tossiche otto ore al giorno 365 giorni l’anno e a 65 anni invece della pensione lo aspetta un bel letto d’ospedale! Facciamo a cambio? Quel lavoro se lo sono scelto perchè l’hanno preferito a un lavoro dove c’era da spaccarsi il culo e farsi i calli alle mani! FINIAMOLA CON I LUOGHI COMUNI!

    • Carobogaboga,

      tappati la boccaccia e usa il cervello se ce l’hai. Quei poliziotti hanno scelto quel lavoro non perchè amano farsi randellare ma perchè in Italia nn c’è lavoro e al disoccupato non resta altro che morire di fame o andare a fare il poliziotto o, peggio ancora, il mercenario nelle guerre in atto. Questi sono gli unici sbocchi che questo lercio sistema consente. Forse tu te ne stai in pantofole a guardare le tv mentre la polizia rischia la vita. Ma la gente va a morire per un tozzo di pane con l’illusione di “servire la Patria”. Finchè ci sarà gente che la pensa come te non avremo mai la polizia e l’esercito dalla nostra parte, cosa che è indispensabile per una vera rivoluzione non per sceneggiate, se pur tragiche, del tipo di quella di Roma. Se ci sono stati i black bloc è perchè c’era una manifestazione che somigliava più a una sfilata carnevalesca, con tutti i problemi che sono sul tappeto. Gli operai che guadagnano 8oo euro al mese di sicuro non hanno ne tempo ne voglia di fare manifestazioni “divertenti” ma sono pronti ad altre azioni.

  • mi chiedo perché sappiamo tutto di Sara Scazzi e della sua famiglia, conosciamo tutta la vita di Melania Rea e di suo marito e non possiamo vedere le facce dei black block che sono stati arrestati? Dobbiamo pretendere di vederli sbattuti su tutti i tg: chi sono, che vita hanno, da chi sono stati mandati, sputtaniamoli.

  • Grazie di questo articolo. Siete stati l’UNICA voce tra migliaia che ho sentito che ha guardato da questa parte. Allibisco guardando la povertà culturale di questo paese, e ci chiediamo il perchè di questa politica corrotta.

  • Vergogna a chi difende un potere come quello che governa in questo momento, vergogna a chi si oppone alla giustizia del popolo in favore di una casta criminale comprato per 1000 euro al mese o giù di li. Fossi io una guardia in questo momento avrei gettato armi scudi e manganelli a terra e avrei diretto i violenti verso il parlamento a fare un bel casino, così solo per far assaggiare alla casta qualche minuto di vita normale, di PAURA quella in cui ormai ci fanno vivere ogni giorno della nostra (socialmente) miserabile vita. Capisco (e non condivido) chi si vende per 15000 euro al mese, ma chi si sputtana per 1000 è molto peggio, e sono molti di più dei parlamentari, questo ci dice tutto su chi è sta gente. Hai giurato fedeltà alla repubblica? La REPUBBLICA siamo noi, non quei 316 servi di un nano che si fa grosso coi soldi di zio Bettino, che se non era per Craxi a quest’ora non sarebbe esistito il Berlusca, stiamo ancora pagando gli orrori di Craxi! Comunque fossi io una guardia adesso incrocerei le braccia e gli direi: andate pure verso Montecitorio, e fate del vostro peggio.

    • te sei uguale, se non nell’esatto opposto, dell’estremista che ha scritto all’inizio, enzo guarascio; Tu e tanti altri che hanno scritto concetti simili se non peggiori dei tuoi. Se non pensate di vivere in una democrazia, andate a vivere in somalia…. se volete dei diritti siate i primi a rispettarli.

  • una manifestazione è una manifestazione, una rivoluzione è un’altra cosa… in manifestazione si manifesta, in una rivoluzione si fa la guerra

    e il corteo di ieri non era certo quello di quei teppisti delinquenti ma quello della gente comune che era indignata ieri e lo è ancora di + oggi che quella gentaglia (un paio di migliaia) ha rovinato il senso e lo spirito di 300000 persone

    inoltre farei presente che all’interno dei facinorosi delinquenti si celavano elementi del tifo organizzato capitolino e di casapound roma…

  • a chi giova la violenza?? a chi giova tutto ciò? che conseguenze crea e chi ne guadagna?? quando avrai risposto a queste domande prova a riformulare la tua tesi, sig.enzo

  • enzo dare più potere alle forze dell’ordine è come darlo allo stato……il nostro stato….e io comincio a pensare che se le forze dell’ordine invece di schierarsi dalla parte dello stato,si schierasse dalla parte del popolo forse una vera rivoluzione risciamo a farla e cacciare i veri mafiosi dal nostro governo…..i veri delinquenti sono tutti al governo…svegliatevi cazzo…..

  • Lei Enzo, ha sicuramente seri problemi. La pena di morte poi…non commento; lei e’ un individuo disgustoso, mi chiedo se lei ci sia mai andato a una manifestazione!? Spero che le forze dell’ordine la randellino al piu’ presto, magari mentre si reca dal giornalaio o ignaro osserva passare un corteo.
    Lei la liberta’ non la merita, nemmeno quella d’opinione.
    Lei e’ la prova lampante degli effetti del berlusconismo su questo paese.
    Le auguro una pessima giornata.
    A.

  • @enzo guarascio, non voglio nemmeno commentare cosa hai scritto. Come se un potere simile (sparare contro chi usa caschi e sciarpe) possa essere dato in mano a gente sicuramente “equilibrata” (come ha dimostrato in notissime vicende passate e meno passate), o peggio a chi comanda tutto dalla stanza dei bottoni. Così ti faccio fuori l’avversario politico ed ideologico legalmente, tanto una “sciarpa e un casco si trovano sempre”.
    Quel che c’è da chiedersi è perché questi bei gruppetti tutti neri arrivino sempre attrezzati, indisturbati, mai fermati PRIMA.
    Chissà perché…

    • L’eroe morto non è deceduto per malattia ma è stato assassinato dal tuo Placanica che, a quel che mi risulta, non sta in galera mentre Carlo Giuliani non c’è più.

      • 1- l’eroe carlo Giuliano stava assaltando una macchina delle forze dell’ordine con un estintore, non con delle margherite. Sarà meglio precisarlo, visto che tanti se lo dimenticano.

        2- il vero assassino di Giuliani è ancora in libertà. No, non è Placanica, ma quell’imbecille che ha deciso di mandare in mezzo alla guerriglia uno sprovveduto di vent’anni con la pistola al fianco.

        3- nella camionetta Placanica non era solo, ma con un graduato (di cui non ricordo il grado) che si è ben guardato dall’assumersi le proprie responsabilità (visto che comandava su Placanica)

        4- Placanica, non più CC, volente o nolente dovrà portarsi dietro tutta la vita questo fardello. Il graduato, guarda caso, è ancora nell’arma a svolgere la propria attività lavorativa

        5- visto che i panni sporchi si lavano in famiglia, a me il dubbio che tra i due abbia pagato il più sacrificabile mi è rimasto.

        6- un deliberato assassinio lo considero quello di Spaccarotella che, non in pericolo di vita, deliberatamente spara da una corsia all’altra dell’autostrada ad altezza uomo. Pensate se in quel momento passa un’autobotte di GPL cosa succede all’autogrill. Fermo restando che chi viene alle mani per 22 imbecilli che prendono milioni di euro possiede una quantità di neuroni prossima allo zero.

        7- la vera vergogna dei fatti di genova sono stati i giorni di Bolzaneto, dove invece di essere assediati e agire erratamente e senza esperienza (ovviamente sbagliando) come Placanica , i kapò del posto hanno deliberatamente torturato persone che dovevano essere trattate con giustizia (giustizia che può anche significare processo e condanna, se necessario).

        8- la cosa ancora più vergognosa è che nella stanza dei bottoni, dove hanno dato le direttive per Bolzaneto, nessuno ha pagato.

        9- l’Italia è piena di (veri) eroi silenziosi. Ne ho conosciuti tanti i tre mesi che ho trascorso a L’Aquila dopo il 6 aprile 2009. Nessuno li conosce , nessuno li osanna, nessuno gli dedica una via o una stanza di Montecitorio. Ma va bene così, e io sono fiero di aver potuto lavorare con loro.

        10- …ma forse doveva essere 1-, capire è molto più oneroso che precostituire…

  • enzo guarascio, parli di pena di morte etc.., stai delirando, sta di fatto che ieri la polizia (piu’ di 2000) NON hanno voluto prendere questi Black Bloc, addirittura sono stati i manifestanti a consegnarne a loro alcuni. Gli agenti non hanno colpa, ma chi li comanda dovra’ farsi un grande esame di coscienza.

  • Tutti sono capaci a parlare e fare i professori dopo il fatto commesso!
    Non dimenticatevi che Il Carabiniere Placanica dopo il fatto Genova . . . è stato allontanato da i Carabinieri! L’eroe morto e costruito dalla sinistra ( non voglio nemmeno nominarlo ) gli è stato dato l’onore dalla sinistra ( vedi Beetinotti ) di nominargli una camera del Parlamento! Vergogna! I Poliziotti e i Carabinieri devono subire le violenze da tutte le parti guadagnando uno stipendio semplice e deve partire ( contro la sua volontà ) per tutta l’Italia per dare sicurezza agli Italiani e mandare in carcere ( per un solo giorno o nemmeno ) i pregiudicati che lo assalgono! A morte chi uccide le persone e all’ergastolo chi tocca un poliziotto durante il suo servizio, specialmente durante l’ordine pubblico! Se sbaglia il poliziotto deve pagare il doppio o anche triplo di una persona civile perchè ha giurato fedeltà allo Stato Italiano! Più Potere alla Polizia, pena di morte e carcere con pena definitiva! No arresti domicialiari e pena sospesa perchè è la prima volta! Libertà di manifestare ma, al primo problema come ieri a Roma, tutti devono abbandonare il corteo e la Polizia deve SPARARE a chi usa caschi e sciarpe!

    • Per me Enzo ha ragione. Non completamente, perchè gli eccessi non sono mai giusti (pena di morte..etc) ma ha ragione nell’insieme. Caso strano i disastri così accadono solo in Italia. Ve lo siete mai chiesto perchè? perchè qui la feccia del mondo sa che può agire indisturbata! in tutti gli altri stati verrebbero usati proiettili di plastica al posto degli idranti !! e pene severe, non che il solito giudice buono di cuore fa uscire tutti dopo 2 giorni! tutto questo unito a perquisizioni severe pre evento e a un buon sistema di coordinazione prevengono ogni possibile situazione critica! Io ho partecipato a tante manifestazioni e non ho mai preso botte o sono stato arrestato dalla polizia! e come me tanta altra gente “pacifica”. perche? perche’ una cosa è protestare, un’altra è essere violenti! se una persona insulta gli agenti è giusto che venga allontanata! stanno lavorando per mantenere la sicurezza di tutti, e se magari a viso coperto lancia pietre…allora si merita che gli venga spaccata la faccia! se impugna un’arma… con l’intenzione di colpire un agente mentre altri suoi amici stanno incendiando e distruggendo tutto, allora per me l’agente ha tutto il diritto di sparargli. Così funziona fuori, non fate lo sforzo di darmi il consiglio di andarmene! ..sto già preparando i bagagli per l’estero. Perchè quando capiterà a voi che vi incendiano la macchina sotto casa, che non potrete aprire la finestra per vedere il corteo…perchè vi lanciano le pietre….e non potrete andare a lavoro perchè hanno sfondato tutte le vetrine …. allora ne riparleremo.

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