Usa, “nazione di prigionieri”: in America il 25% dei carcerati mondiali

Con il 5% della popolazione mondiale, gli Stati Uniti detengono il poco invidiabile record del 25 % della popolazione carceraria del pianeta. A rivelare il paradosso americano un’inchiesta della Cbs: nonostante negli ultimi 20 anni il tasso di criminalità sia diminuito di oltre il 40%, in tutti gli Stati Uniti i detenuti sono quasi 2,4 milioni. Non ci si stupisce quindi se alcuni esperti del settore definiscono ormai gli Usa una «nazione di carcerati». Non solo, di carcerati costretti a vivere in condizioni rese ancora più drammatiche dal sovraffollamento che affligge gran parte degli istituti penitenziari del Paese. Un continuo aumento di detenuti a partire dagli anni ’70, quando soprattutto nei principali centri urbani vi fu un aumento vertiginoso delle violenze e dei reati legati al consumo di droghe.

IL CASO DELLA CALIFORNIA. Si prenda ad esempio la ricca California. La Corte Suprema Usa ha definito il sovraffollamento dei penitenziari californiani una «punizione crudele e insolita», ordinando lo scorso maggio alle autorità dello Stato di tagliare di 30mila detenuti la popolazione carceraria. «Gli Stati Uniti hanno circa il 5 per cento della popolazione mondiale, ma hanno anche il 25 per cento della popolazione carceraria del mondo. Mettiamo in carcere una percentuale della nostra popolazione maggiore di quella di qualsiasi altro Paese». A riferire questi dati ai microfoni della Cbs è Michael Jacobson, direttore del ‘Vera Institute of Justice’ e negli anni ’90 uno dei direttori del sistema carcerario di New York.

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47MILA DOLLARI A DETENUTO. Un rapporto della «The Price of Prisons» rivela che nell’anno fiscale 2010 il costo di mantenimento annuale di un detenuto è stato di 47.421 dollari. «In Stati come Connecticut, Washington e New York, può variare tra i 50mila e i 60mila dollari», dice Jacobson. Cifre che fanno riflettere, visto che il costo annuale del salario di un insegnante o di un vigile del fuoco si aggira proprio intorno ai 60mila dollari. In totale, ai contribuenti americani, l’enorme popolazione carceraria degli Stati Uniti costa 63,4 miliardi di dollari l’anno. Un risultato, sostiene Jacobson, dovuto ad atteggiamenti della pubblica opinione, incoraggiati dalla politica, traducibili in slogan del tipo, «metteteli dentro e buttate via la chiave», che a loro volta si sono tradotti in condanne sempre più lunghe.


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1 Comment

  • La cosa strana è che a nessuno viene in mente che, soprattutto per i piccoli reati e i piccoli furti connessi col consumo di droghe, se i soldi del mantenimento in carcere fossero mensilmente versati agli interessati, per un periodo pari o leggermente inferiore a quello della condanna, la maggior parte di loro non darebbe più problemi a nessuno e una buona percentuale, credo, si dedicherebbe anche a qualcosa di utile e creativo.

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