Si dà fuoco durante una manifestazione di protesta a Tel Aviv ma sopravvive. E’ accaduto a Moshe Silman, 58 anni, un attivista sociale che ieri ha voluto dare un segnale forte al Paese per richiamare l’attenzione sulle disuguaglianze sociali.
Accanto al suo corpo, ustionato per il 90% è stato trovato un volantino con dure accuse al governo israeliano, nel quale Silman scrive di essere stato ridotto in condizioni di massima indigenza a causa dell’atteggiamento a suo parere arbitrario ed insensibile della previdenza sociale.
“Accuso lo Stato di Israele, accuso ‘Bibi’ Netanyahu e (Yuval) Steinitz (il ministro delle finanze), quelle carogne, per le umiliazioni inflitte ogni giorno agli strati sociali indeboliti… prendono dai poveri per dare ai ricchi”.
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