Lavoro, permesso di soggiorno a chi denuncia il caporale

Nuove norme dal Consiglio dei Ministri a favore dei lavoratori immigrati irregolari. Pene più severe per chi assume e sfrutta un immigrato irregolare e permesso di soggiorno per lo straniero che denuncia chi lo fa lavorare in nero.

Il ministro Andrea Riccardi insieme ai ministri per gli Affari Europe e del lavoro hanno attuato quindi, grazie allo schema di decreto legislativo approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, la direttiva europea 2009/52/CE sulle “norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”.

La nuova normativa prevede pene più severe per i caporali, per i quali la legge Bossi-Fini prevedeva già l’arresto da tre mesi ad un anno ed una multa di cinquemila euro per ogni lavoratore assunto irregolarmente. Per invogliare gli sfruttati a denunciare i soprusi da ora chi denuncia i datori di lavoro e collabora alle indagini potrà ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Di fatto, si avvierà anche una piccola sanatoria. La possibilità cioè, per una breve fase transitoria, per consentire al datore di lavoro “pentito” di mettere in regola chi è alle sue dipendente in modo irregolare. Senza dubbio questa nuova normativa sarà utile ai tanti lavoratori agricoli stagionali presenti nelle nostre campagne dove la realtà del caporalato è più pesante e dove i extracomunitari risultano essere circa  il 10 per cento sul totale dei lavoratori del settore.

Paola Totaro

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