I cannoni della gioia

Questo slideshow richiede JavaScript.

testo e foto di Jemy Haryanto

Sono stati migliaia i cittadini a Pontianak, provincia del Borneo Occidentale, ad affollarsi sulle rive del fiume Kapuas per ammirare i cannoni luminosi a carburo. Si tratta di una tradizione della comunità locale per dare il benvenuto, per due notti, all’Idul Fitri (o Eid al-Fitr), che cade il primo giorno di Syawal, 1433 del calendario Hijriah.

Il Ministro alla Cultura ed al Turismo della città di Pontianak ha dichiarato che ben 269 cannoni sono stati pronti a ravvivare ed animare le notti dell’Idul Fitri lungo il fiume Kapuas. “Sono 47 i gruppi di persone che si sono occupati dei cannoni a carburo utilizzati durante l’Idul Fitri a Pontianak,” ha affermato Hilfira Hamid, direttore del dipartimento locale alla Cultura e Turismo. Hilfira ha spiegato che l’interesse della comunità nel seguire i cannoni luminosi a carburo si fa di anno in anno sempre maggiore. “Ogni anno continuiamo ad aumentare. Allo stesso modo, l’entusiasmo del pubblico cresce sempre più,” ha dichiarato Hilfira.

Per quanto riguarda il processo di creazione del cannone a carburo, è piuttosto complicato; ciò è dovuto al fatto che questi cannoni sono realizzati utilizzando il legno dell’albero di durian e della palma da cocco, abbastanza duri da lavorare. Questi tronchi vengono poi intagliati per togliere le parti di scarto. I fusti di queste palme e piante di durian sono in seguito legati con delle corde di rattan, levigati e spazzolati sino a che diventano puliti, poi dipinti con colori vivaci.

LEGGI ANCHE:   I matrimoni combinati dei pakistani in Italia, senza peli sulla lingua

Questo evento annuale non viene animato soltanto dal festival dei cannoni a carburo, ma anche da fuochi d’artificio ed una gran varietà di forme d’intrattenimento, rime e canti Malay, che si alternano al ritmo della danza Jepin. L’accensione dei cannoni è iniziata intorno alle 20.00, a dare il via il sindaco della città di Pontianak.

 LEGGI ANCHE: Eid mubarak! A Roma si festeggia contro la strage di musulmani in Burma – fotogallery


Profilo dell'autore

Jemy Haryanto
Sono nato e vivo tutt'ora in Indonesia. Una nazione plurale, multiforme, con migliaia di isole, migliaia di tradizioni, di etnie, di lingue locali. Sono 11 anni che lavoro nel mondo del giornalismo, ho iniziato da un piccolo giornale locale, per poi diventare inviato televisivo per un'emittente nazionale. Ora, oltre a scrivere per Frontiere News, lavoro come giornalista full time per un rivista internazionale, e faccio anche il Freelance. Sono sposato con una donna italiana, che mi continua a dare l'energia per scrivere. Non sono un amante della politica, ma nei miei articoli cerco di trasmettere il mio amore per la natura, le tradizioni e le usanze dei popoli.
LEGGI ANCHE:   Giacarta, la città irrespirabile che sta (letteralmente) sprofondando
Dello stesso autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potresti apprezzare anche

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.