Scandalo Sandoz: denaro e beni di lusso ai medici in cambio ormoni ai bambini

Nei giorni scorsi, le procure di Rimini e Busto Arsizio (VA) hanno “sguinzagliato” i carabinieri del Nas di tutta Italia che, dopo aver eseguito circa ottanta ordini di perquisizione, hanno scoperto l’esistenza di una rete composta da dodici informatori scientifici e alcuni dirigenti della casa farmaceutica Sandoz, dal dodici aprile del 2006 autorizzata dall’Ue all’immissione in commercio per Omnitrope, che avevano l’incarico di prendere accordi con i dottori ed in particolare con i pediatri. In sostanza la Sandoz premiava solo i medici più “bravi”: pediatri ed endocrinologi che avrebbero preso soldi e regali di lusso per aumentare le prescrizioni.

Cos’è Omnitrope e a chi può essere prescritto. Omnitrope è un medicinale che contiene un principio attivo molto importante: la somatropina. Esso è disponibile sotto forma di soluzione iniettabile o miscelando una polvere con un solvente oppure in cartucce già pronte per l’uso. È un medicinale biosimilare, cioè simile ad un altro medicinale biologico già autorizzato dalla U.E., il Genotropin. È usato per curare i bambini con problemi di crescita a causa di un deficit dell’ormone della crescita (GH), di bassa statura a causa di insufficienza renale cronica o della sindrome di Turner, o più semplicemente perché nati piccoli in rapporto all’età gestazionale e quelli affetti dalla sindrome di Prader-Willi.

Cosa dovevano fare i medici. Dalle indagini è emerso che i medici più “golosi”, per aumentare le vendite di alcuni farmaci specifici oltre a gonfiare le dosi dei medicinali prescritti ai bambini, inserivano Omnitrope proprio nelle terapie da seguire di alcuni pazienti, questo anche in modo difforme dalle autorizzazioni ricevute per la vendita dalla stessa casa farmaceutica. In questo modo riuscivano ad essere facilmente inseriti negli “elenchi” di comodo della Sandoz nei quali erano menzionati solo i dottori “migliori”. Da evidenziare il fatto che nelle intercettazioni telefoniche disposte dalle Procure, gli informatori parlavano di una “pediatra” dicendosi contenti perché dava ai piccoli “dosi da cavallo”.

I premi e le gratificazioni. L’Azienza Sandoz faceva le cose in “regola”, infatti, aveva una sorta di “tariffario” per ricompensare i medici “meritevoli” che mettevano i pazienti sotto “terapia intensiva” di Omnitrope. I riconoscimenti potevano essere di varia natura a seconda della quantità delle dosi prescritte; dai viaggi pagati in alberghi di lusso di tutto il mondo agli oggetti utili in regalo dai vestiti di marca donati con “buoni acquisto” da spendere nelle boutique più in auge al denaro contante o versati sotto forma di contributi. Naturalmente, per giustificare lo scambio di denaro, la casa farmaceutica produceva delle false documentazioni che giustificavano il gettito delle somme in uscita per attività di consulenza o di studio, di apporti a congressi o seminari e viaggi per partecipare a meeting internazionali di alcuni medici di “rilievo”.

Al termine dell’inchiesta risultano indagati sessantasette medici che prestano la loro professionalità in ospedali sia pubblici che privati e dodici tra dirigenti e informatori scientifici della Sandoz che, si è subito dissociata dai fatti e ha fatto sapere tramite il suo ufficio stampa: “Abbiamo già adottato le più severe misure disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti e avviato nuovi e ancora più stringenti controlli interni”.

di Massimo Maravalli


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