Dopo Chernobyl si può ancora ridere. I bimbi “contaminati dall’allegria”

Bambini bielorussi, provenienti da aree colpite dall’incidente di Chernobyl, vengono accolti dalle associazioni Help for Children Parma e Insieme a Casalbarbato per Chernobyl, così come da centinaia di volontari in tutta Italia, per un periodo di vacanza utile per ridurre le contaminazioni presenti nei loro organismi. Le foto, realizzate principalmente nelle ultime settimane di soggiorno, appartengono ad un work in progress volto a mostrare quanto lo svago, il gioco e l’interazione con la natura siano fondamentali per far ritrovare loro nuova energia.

Contaminati dall’allegria ha vinto l’edizione 2013 del Photoaid Contest, concorso promosso dall’agenzia fotografica Photoaid.

Foto di Daniele Ottobrino


2 Comments

  • […] Quella che è rimasta è una «invisibilità del male», come la chiama Jean-Pierre Dupuy, perché dietro di essa la catastrofe ha lasciato solo il nulla di campi devastati, villaggi in rovina, case disabitate: nessuna traccia di vita, giusto un sarcofago di cemento che ricopre il vecchio reattore, ancora radioattivo. Per la verità, secondo uno studio pubblicato su “Current Biology” nell’ottobre 2015, nell’area interdetta agli umani è in atto un ripopolamento di animali: cani, lupi, alci, cinghiali [5], da cui si deduce che «gli esseri umani sono peggio delle radiazioni, per gli animali di Chernobyl». Infine, segnalo che anche dopo un disastro del genere si può tornare a ridere, come testimoniano le fotografie di Daniele Ottobrino del reportage “Contaminati dall’allegria”, pubblicate tempo fa su “Frontiere News“. […]

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