I 50 ragazzi israeliani contro l’esercito: “Non violeremo i diritti umani”

Cinquanta adolescenti israeliani hanno scritto una lettera al Primo Ministro Benjamin Netanyahu per dichiarare che si rifiuteranno di arruolarsi perché l’esercito occupa la terra palestinese. “La ragione principale per il nostro rifiuto è data dal fatto che ci opponiamo all’occupazione dei territori palestinesi da parte dell’esercito”, hanno scritto i 50 ragazzi nella lettera a Netanyahu, pubblicata su Fb dal gruppo pacifista israeliano Yesh Gvul.

I giovani obiettori hanno citato poi le “violazioni di diritti umani” in Cisgiordania, incluse “esecuzioni, costruzioni di colonie, detenzioni amministrative, torture, punizioni collettive e iniqua distribuzione di acqua ed elettricità”. “Qualsiasi arruolamento”, continua la lettera, “perpetuerebbe l’attuale situazione, quindi non possiamo essere parte di un sistema che fa queste cose”. In Israele la coscrizione è obbligatoria (3 anni per gli uomini e due anni per le donne) e chi si rifiuta deve affrontare il carcere.

E il carcere è stato il destino che Omar Saad, un giovane musicista druso, ha affrontato per essersi rifiutato di “sparare contro i fratelli arabi”; così come anche Omer Goldman, figlia dell’ex vice-capo del Mossad Naftali Granot, incarcerata perché Shministim, obiettrice di coscienza.

Per conoscere più a fondo la vita all’interno dell’IDF, leggete questa toccante intervista che la nostra Ilaria Bortot ha fatto a Sarit Jacobsohn (ex soldatessa israeliana, secondo cui “Israele è sempre più simile alla Germania nazista”).


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