Rignano sull’Arno, ecco come vivono gli invisibili della stazione – VIDEO

di Arber Agalliu

Rignano sull’Arno (FI) – Navigando sul web la mia attenzione è stata catturata in particolar modo da una notizia.  Michele Matrone, esponente del Centrodestra, chiede al Comune di chiudere la sala d’attesa della stazione nelle ore notturne: “Ci sono tanti senzatetto, alle volte è talmente occupata che è impossibile fare il biglietto”. Presentata una mozione.

Nel leggere questa preoccupante notizia, mi sono catapultato immediatamente alla stazione di Rignano. Ho voluto vedere di persona quest’invasione riportata sui giornali locali.

La situazione che mi si è palesata non è proprio quella descritta dall’esponente di destra, non ho dovuto farmi largo tra la folla dei senzatetto, tanto meno era così impossibile poter “fare il biglietto”.
Successivamente ho scoperto che le persone che ogni notte trovano riparo presso la stazione, vi arrivano dalle ore 20.30 circa in poi e la mattina abbandonano il loro rifugio appena transita il primo treno. Si tratta di quattro signori, il più giovane proviene dallo Zambia ed ha 40 anni, mentre il più anziano è di origini lucane, anche se è cresciuto, come dice lui, in Toscana.
Dubito quindi che possano creare questo enorme disagio ai pendolari o addirittura ritrovarsi “attori di uno spettacolo indecente” come ha affermato Michele Matrone.
Inoltre nei pressi della stazione ferroviaria del comune di Rignano sull’Arno non si sono mai verificati episodi sgradevoli o di violenza dovuti alla presenza di questi signori.

Facciamo opposizione dove serve, ma soprattutto facciamo opposizione costruttiva.

Di seguito la videointervista ai diretti interessati.

 


Profilo dell'autore

Arber Agalliu
Odio ripetere il mio nome due volte quando mi presento agli altri, come odio rispondere a chi mi domandano se mi trovo meglio in Italia o in Albania. Io mi sento un italiano albanese a Firenze, ed un albanese italiano a Tirana.

Tra le varie collaborazioni in Italia ed in Albania c'è anche quella con ToscanaTv. All'interno del programma "Toscana senza frontiere" riporto la bella faccia dell'immigrazione, attraverso reportage e interviste da me realizzate.

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