Da figlio del colonialismo a campione d’Africa, Luciano Vassallo racconta la sua storia

Luciano Vassallo è un figlio del colonialismo italiano in Africa. Nato dall’unione tra un soldato toscano e una “faccetta nera” eritrea, vive la dura condizione dei meticci tra la caduta del fascismo e i primi anni del dopoguerra. Rimasto senza padre, conosce un’infanzia di povertà e di stenti, oltre alla discriminazione razziale subita sia dagli italiani che dai nativi di colore. Il calcio gli offre l’occasione per un clamoroso riscatto. Leader e capitano dell’Etiopia, nel ’62 solleva la Coppa d’Africa diventando un mito dello sport africano.

Col regime di Menghistu cade in disgrazia e si trasferisce in Italia, raggiunta al termine di una fuga avventurosa tra montagne e deserti. Stabilitosi ad Ostia, insegna calcio ai ragazzi e si inventa faticosamente una nuova vita, superando con coraggio drammi e tragedie familiari. La vita di un uomo straordinario, sopravvissuto grazie alla forza e alla dignità di chi crede nei valori dello sport.

Dalla prefazione di Dino Zoff: «Nel ’74, Sanon, attaccante di Haiti, mi fece gol mettendo fine al mio record di imbattibilità in Nazionale. Quella rete fu per lui e il suo paese un momento di grande orgoglio e riscatto. Ecco, dopo avere letto questo libro, mi sarebbe piaciuto che, al posto di Sanon, a farmi gol ci fosse stato Luciano Vassallo».

La presentazione del libro “Stella d’Africa. La vita straordinaria di Luciano Vassallo, mito del calcio africano anni ’60, esule in Italia” sarà venerdì 21 novembre alle ore 11,00 presso la Sala del Carroccio in Campidoglio. Oltre all’autore, sarà presente Luciano Vassallo, il protagonista della storia. Interverrà Dino Zoff che ha firmato la prefazione. L’attore Jonis Bascir interpreterà alcuni brani significativi del libro. Coordinerà l’incontro Antonella Salvucci. Antonio Felici è il corrispondente dall’Italia di France Football. Saggista e scrittore, è opinionista e commentatore sportivo in Radio e TV. Seguirà aperitivo in terrazza.


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