Giornalisti e non-informazione nel Vicino Oriente

Come viene gestita l’informazione sul Vicino Oriente? Quali sono i meccanismi che portano direttori e capiredattori dei media main stream a decidere quali notizie possono essere raccontate e quali no? Alla luce degli ultimi sviluppi internazionali, delle minacce terroristiche più o meno reali ampiamente diffuse dai nostri media e di una pluridecennale partigianeria islamofoba e orientalista di alcuni dei principali mezzi informativi, è necessario fare il punto sullo stato di salute del giornalismo italiano che si occupa di Vicino Oriente. 

Di questo e dei tanti casi di disinformazione perpetuati a partire dalle cosiddette “Primavere Arabe” si parlerà venerdì 27 febbraio alle ore 16 presso la Facoltà di Lettere dell’Università Sapienza di Roma (aula VI). Joshua Evangelista, giornalista responsabile editoriale di Frontiere News, modererà un dibattito con i giornalisti Lucia Goracci (Rai), Domenico Quirico (La Stampa), Roberta Zunini (Il Fatto Quotidiano), Riccardo Cristiano (Rai) e Cecilia Dalla Negra (Osservatorio Iraq).

A seguire cena e presentazione del film Border con il regista Alessio Cremonini e gli attori Sara El Debuçh e Wasim Libertà Abo Azan (ore 20 presso Communia, spazio di mutuo soccorso in via Scalo san Lorenzo, 33).

Quest’incontro apre il ciclo di iniziative promosse dal Comitato Khaled Bakrawi incentrate sul Vicino Oriente, alla luce dei profondi rivolgimenti iniziati con le “primavere arabe” e ancora ben lungi dall’arrestarsi. Obiettivo del comitato è aprire uno spazio di discussione per riflettere su una regione in forte cambiamento iniziando con una riflessione sui mezzi d’informazione, che svolgono un ruolo di primo piano nella formazione di opinione e consenso nell’opinione pubblica.


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