La diaspora indiana incorona la sua miss. Nonostante i marò

Natasha Jabul, vent’anni, è la nuova Miss India Italy 2015. Il concorso ha luogo ogni anno a Milano e all’edizione appena conclusa, la quinta, ha partecipato per la prima volta l’Indian Association of Northern Italy con il suo fondatore, Nand Kumar.

Fin dalla prima edizione l’organizzazione dell’evento è affidata a Maria Rindone, nominata direttamente da Dharmatma Daran, fondatore di Miss India Worldwide che ha luogo a New York. E’ proprio la National Director a raccontarci che le cose non sono sempre andate per il verso giusto: “L’anno scorso ho dovuto cancellare il mio grande evento un mese prima dell’inizio a cause delle polemiche sulla vicenda dei Marò, anche se che poi l’ho fatto ugualmente in clandestinità, come fossimo in tempi di guerra”.

Inoltre la Rindone ci spiega lo spirito che anima il concorso: “Il nostro è un evento culturale. Il sipario di MII non si chiude dopo il concorso ma restiamo tutti in contatto, e dove è possibile partecipiamo ad altri eventi. Non è la prima volta che ospito le ragazze indiane a casa mia quando ci sono degli eventi in Puglia, per esempio. Il senso e la finalità della mia Miss India è questo. Sono nate tantissime belle amicizie con MII”.  Non a caso, quest’anno, le due Artistic Directors sono state Ankita Arora e Aishwarya Maheshwari, rispettivamente Miss nel 2012 e 2013, e Amandeep Singh, secondo posto sempre nel 2013, si è esibita in un numero di danza. Questo è quindi il segreto del concorso: l’idea di una grande famiglia in cui le ragazze possano ritrovarsi ed aiutarsi poi nelle successive edizioni.

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A concorrere al titolo di Miss 2015 tredici ragazze per lo più molto giovani, provenienti da Milano ma anche da altre regioni: tra di loro alcune sono nate in Italia e altre sono state adottate. Le contendenti si sono esibite in varie prove: dalla sfilata con gli abiti da sera realizzati dagli studenti della Scuola di Moda Cordella di Lecce (gli stessi usati durante le sfilate di Alta Roma a febbraio ed ispirati ai fiori della serra di Dior) alla prova talento e alle interviste personali.

L’arduo compito di scegliere la migliore è stato affidato alla giuria composta dai responsabili dei due grandi sponsor dell’evento, Incredible India e Air India (che ha offerto anche un biglietto per l’India alla vincitrice), dalla famosa attrice di Bollywood Vishakha Singh, da Carol Cordella, Marcelo di Gesù (il gioielliere che ha realizzato la corona della vincitrice)e dallo stilista indiano Lalit Sengar. Sengar, 28 anni, di Delhi, è designer da sei anni e l’anno scorso ha vestito Miss India allo “Spring Queen” in Russia. Ed è stato con la sfilata dei suoi abiti tradizionali che la manifestazione ha avuto inizio, nella bellezza accattivante dei tessuti e dei colori.

Le coreografie delle ragazze sono state preparate da Sabrina Mohabeer, una forza della natura nata a Bari da genitori delle Mauritius e bisnonni indiani. Mettendo a frutto il ritmo che ha da sempre nel sangue, Sabrina fa la coreografa da tre anni ma danza da quando ne aveva otto. La sua coreografia è costruita su un mix di canzoni che celebrano l’orgoglio di essere indiani. L’altro numero di danza, oltre quello di Amandeep Singh, è stato presentato dal “Rajawana Dance Group” di Nathalie Rajawasala. I presentatori sono stati Maria Giovanna Labruna e Irfan Khan. Seconda classificata: Sara Poorooye e terza classificata Silvia D’Souza.


Profilo dell'autore

Stefano Romano
Stefano Romano
Nato a Roma nel 1974, si è laureato nel 2001 in Psicologia ed estetica alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma. Nel 2010 ha iniziato a fotografare le comunità migranti di Roma e dal 2013 tiene il corso di “Fotografia come mediazione culturale”. Ha insegnato fotografia alla Universiti Sains Malaysia, in Penang, nel 2018\2019.
Ha pubblicato: “Kampungku Indonesia”, “Sweet Light” (Mizan, 2010\2018), ristampato in inglese in Bangladesh (Agamee Prakshani, 2020), “Saying it from the heart #USM style” (Penerbit USM, 2019), “My Malaysian Tales” e “My Bangladesh Tales” (2020\ 21, Lulu.com). Scrive sul blog soccamacha.blogspot.com

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