Tumaini, la speranza dei bimbi sieropositivi

Nel cuore della Tanzania una piccola ong e il Servizio civile nazionale all’estero supporta un orfanotrofio che ospita circa settanta bambini, diversi dei quali sieropositivi

Testo e foto di Luca Ortello

In Tanzania, nella regione di Iringa accanto al piccolissimo e rurale villaggio di Ilunda, si trova il centro orfani “Tumaini”. “Tumaini” in kiswahili significa “speranza”. Ed è qui, infatti, che una settantina di bambini hanno trovato rifugio dopo essere diventati orfani o essere stati abbandonati dal padre dopo la morte della madre o dai nonni alcolizzati. In questo centro, gestito dalle suore vincenziane, i bambini vanno a scuola, vivono in casette con le loro “mami” (ragazze che fanno loro da madri) e svolgono laboratori e attività ludico-creative coi volontari in Servizio Civile Nazionale all’Estero del CESC Project.

Chi scrive è uno dei volontari del Servizio Civile Nazionale, che qui sono educatori che svolgono varie attività, fra cui: lavorare come insegnanti d’asilo, programmare laboratori e ripetizioni scolastiche, visitare le abitazioni dei parenti dei bambini per valutare se il ricongiungimento familiare sia ancora possibile e organizzare attività ludico-creative (disegno, danza, musica) per offrire un po’ di svago e divertimento ai piccoli abitanti del villaggio Tumaini.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Stiamo facendo molto per questi bambini, ma ci serve tanto aiuto: una decina di bimbi sono sieropositivi, necessitano il prima possibile di farmaci antiretrovirali che possano permettere loro una vita più lunga e, per quanto possibile, sana.  Comunità Solidali nel Mondo Onlus si occupa di progetti di sviluppo e sostegno nella regione di Iringa, sia al villaggio Tumaini che al centro disabili Inuka a Wanging’ombe.

LEGGI ANCHE:   "Tolo Tolo non è un film in difesa dei migranti"

Come la maggior parte dei paesi dell’Africa sub-sahariana, la Tanzania ha una popolazione molto giovane. Un terzo della popolazione del paese ha un’età compresa tra i 10 e i 24 anni, l’età in cui si è più sessualmente attivi. Si stima che circa il 2% dei 15-24 enni convivano con l’HIV, l’11% di tutte le persone con l’HIV in Tanzania.

I giovani impegnati in comportamenti sessuali a rischio (ad esempio non usare il preservativo), avere più partner sessuali, e avere rapporti sessuali prima dei 15 anni rimangono sfide significative nel paese. Anche la conoscenza esauriente dell’HIV è bassa – meno della metà dei giovani ha adeguate conoscenze. Tuttavia sono stati apportati miglioramenti negli ultimi anni. La percentuale delle ragazze che hanno rapporti sessuali prima del 15 è scesa dal 11% al 9%; l’uso del preservativo è aumentata, ma è ancora insufficiente:  solo il 34,1% dei ragazzi e il 41,5% delle ragazze ha avuto rapporti sessuali protetti nel corso dell’ultimo anno.

In moltissimi hanno scelto subito di fare la differenza donando a Comunità Solidali nel Mondo Onlus.
Scegli se aiutarci coi bambini del centro orfani Tumaini o col centro riabilitativo di Inuka.

Per informazioni e donazioni visitate il sito di “Comunità solidali nel mondo Onlus


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potresti apprezzare anche

No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.