PerSo 2016: il documentario sociale in mostra a Perugia

di Manuele Petri

Dal 2 all’8 ottobre Perugia ha ospitato la seconda edizione del “PerSo – Perugia Social Film Festival”, organizzato dalla Fondazione “La città del sole” che da quasi vent’anni si occupa di psichiatria e di diffusione di una cultura dell’integrazione. Durante la kermesse, presieduta da Stefano Rulli e dedicata al documentario a sfondo sociale, sono state proiettate più di 70 opere italiane e internazionali suddivise in cinque categorie.

La giuria ufficiale presieduta dal regista Daniele Luchetti (Il portaborse, La scuola, Mio fratello è figlio unico) ha conferito il PerSo Award a Ingrid Kamerling per il suo “Vivian, Vivian”. L’opera autobiografica racconta il trauma subito dalla regista olandese in seguito al suicidio della sorella Vivian, di soli 24 anni. Premiati con una menzione speciale anche “Bilder vom Flo” del tedesco Julian Vogel e “Io sono la vita”, documentario di Giacomo Pecci e Stefano Teodori che racconta con taglio antropologico il pellegrinaggio di due donne superstiti della civiltà contadina verso il fastoso santuario dedicato a Padre Pio.

 

L’Olanda ha ottenuto anche il secondo premio più prestigioso, il Masterpiece, che vedeva in concorso documentari già premiati da altre rassegne e messi in competizione tra loro. Ad aggiudicarselo è stato Tom Fassaert con “A family affair”, lungometraggio dedicato al suo viaggio verso il Sud Africa alla scoperta della nonna 95enne mai conosciuta.

Il premio Masterpiece Short, dedicato ai cortometraggi, è invece andato alla polacca Teresa Czepiec per il suo “Superjednostka”, la storia di un’utopia architettonica e del suo fallimento rappresentato da una costruzione di 15 piani che può ospitare fino a 3 mila persone nella periferia di Katowice.

Nella categoria Umbria in celluloide, dedicata a opere sull’Umbria o realizzate da cineasti umbri, la giuria composta da richiedenti asilo ha premiato “Coming From” di Alfredo Federici, documentario sulla cultura Rom girato in 5 paesi europei.

Il programma del festival, tutto ad ingresso gratuito, ha proposto anche delle interessanti retrospettive come quella dedicata al cinema della follia. Tra i film proiettati anche “87 ore”, il documentario di Costanza Quatriglio che racconta le ultime drammatiche ore di vita di Francesco Mastrogiovanni, insegnante elementare sottoposto ad un Trattamento Sanitario Obbligatorio che lo ha portato alla morte.


In copertina: immagine tratta da “Postcards from Ukraine”


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