Voci di giornalisti rifugiati

“Cosa rappresenta il giornalismo nel contesto della tua vita?” chiede Sara Furlanetto a tre giornalisti che hanno trovato asilo nel Regno Unito e che sono tra i beneficiari del Refugee Journalism Project.

Ognuno di loro ha scritto un testo personale, in cui hanno condiviso le proprie storie così come le aspirazioni che vivono oggi e gli obiettivi professionali che intendono perseguire.

Dalla Palestina (Shahd Abusalama) al Bangladesh (M.), passando per la Siria (Abdulwahab Tahhan), le loro storie spiegano perfettamente cosa vuol dire diventare rifugiati per coloro che hanno deciso di dedicare le proprie vite a fare informazione.

In tutto il mondo i giornalisti stanno sperimentando alti livelli di censura e la battaglia per difendere la libertà d’espressione è un argomento attualissimo che merita massima attenzione.

Basti pensare che il 95% dei giornalisti assassinati negli ultimi dieci anni è composto da reporter locali che stavano indagando su casi di corruzione e mala politica. E solo nel 3% dei casi i mandanti sono stati processati e quindi imprigionati. Dal 2010, sono stati registrati 452 casi di giornalisti costretti all’esilio.

Il video di Sara Furlanetto è stato realizzato grazie al supporto di Migrant Resource Network e London College of Communication (UAL).


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