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“La capitale della Palestina è Gerusalemme”: correva il tredicesimo secolo d.C.

in copertina: "Gerusalemme", di Conrad Grünemberg - 1487 "La Palestina è l'ultima delle province della Siria verso l'Egitto. La sua capitale è Gerusalemme". Così scriveva nel tredicesimo secolo il biografo e geografo arabo Yaqut al-Hamawi nel suo "Mu'jam al-buldan", cioè "dizionario dei paesi", citato nel 1890 dallo storico britannico Guy le Strange in "Palestine Under the Moslems: A Description of Syria and the Holy Land from A.D. 650 to 1500". Oggi lo status della città di Gerusalemme è controverso. C'è chi la considera "capitale indivisibile ed eterna dello Stato ebraico" (come ha di recente riconosciuto ufficialmente Donald Trump), chi vede in essa la capitale del bantustanizzato Stato di Palestina, e chi vorrebbe l'attuazione della risoluzione n.181/1947 delle Nazioni Unite secondo cui Gerusalemme sarebbe dovuta essere un corpus separatum sotto l’amministrazione delle NU. Nella sua storia millenaria…
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Amore e identità in Fadwa Tuqan

Le sue poesie politiche sono lame taglienti, infiammate dalla rabbia, un grido che diventa collettivo e rappresentativo di un intero popolo di Francesca Trognoni* Hanno tracciato la rotta verso la vita l’hanno intarsiata di corallo, di agata e di giovane forza hanno innalzato i loro cuori sui palmi di carbone, di brace e di pietra E con questi hanno lapidato la bestia del cammino Questo è il tempo di essere forti, sii forte La loro voce è rimbombata alle orecchie del mondo e il suo eco si è dispiegato fino ai confini del mondo Questo è il tempo di essere forti E loro sono diventati forti… E sono morti in piedi Illuminando il cammino scintillanti come le stelle baciando le labbra della vita. È il 1991 quando Fadwa Tuqan, 74 anni,…
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La vallata partigiana di Kafr Qaddum

Sono quasi le 12 di mattina (ore 11 italiane); il sole splende alto e batte forte su tutto il paese. Nel villaggio si respira un’atmosfera tranquilla e pacata, c’è poca gente per strada: i più piccoli sono seduti sotto al chioscho, a bere un succo o a scherzare tra di loro giocando a lanciarsi pezzi di ramoscelli d’ulivo o piccoli sassolini; gli anziani invece siedono all’ombra in silenzio, il classico silenzio di chi ha visto molto, troppo, ma vuole comunque lasciare spazio alle nuove generazioni, vuole lasciare l’opportunità a chi è venuto dopo di lui di cimentarsi nel cambiamento della propria vita, nell’autodeterminazione del proprio futuro. Il richiamo del muezzin dal minareto lascia però intendere che la gran parte degli abitanti è nella vicina moschea a pregare nel giorno santo…
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L’autorità palestinese fra repressione e collaborazione

 di Germano Monti Un attivista palestinese arrestato per aver postato alcuni commenti sulla sua pagina Facebook, un altro per aver promosso scioperi, manifestazioni a Ramallah e Nablus represse a suon di lacrimogeni e botte da orbi… sembrerebbe la cronaca dell’ordinaria quotidianità della violenza degli occupanti israeliani, invece sono gli ultimi episodi della repressione messa in atto dalle forze di polizia dell’Autorità Palestinese nei confronti di propri connazionali, episodi raccontati e documentati da Samantha Comizzoli, battagliera volontaria italiana nella West Bank. Abdullah Abdul Halin è stato arrestato martedì 4 novembre a Nablus dalla polizia palestinese, con l’accusa di aver pubblicato su Facebook frasi critiche nei confronti di Mahmoud Abbas, il presidente dell’Autorità Palestinese, nonché di essere un militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, storica organizzazione di sinistra e…
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Ospedali danneggiati e mancanza di medicinali: la situazione medico-sanitaria a Gaza

«Stando ai dati dell'altro ieri, i feriti sono 1687. Secondo l'Onu, il 77% sono civili». A parlare è Stefano Zannini, responsabile del dipartimento supporto alle operazioni di Medici Senza Frontiere, che da anni è attivo a Gaza. Intervista di Giulia Sabella.   Qual è la situazione sanitaria a Gaza? Le strutture sanitarie locali hanno risposto molto bene sin dall'inizio, riuscendo a gestire il flusso crescente di feriti. Nonostante questo ci sono una serie di problemi che rischiano di aggravare la situazione nei prossimi giorni. Innanzitutto diverse strutture medico-sanitarie sono state danneggiate. Secondo l'Onu sono circa 23, e si tratta di un numero importante se pensiamo che Gaza ha circa 2 milioni di abitanti. Il secondo elemento da tenere in considerazione è la carenza cronica di medicinali. Con l'apertura, tre giorni…
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