Dopo uno sciopero della fame durato tre mesi, il calciatore della nazionale palestinese Mahmud al-Sarsak sembra aver raggiunto un accordo con il Sistema Carcerario Israeliano. L'atleta, che giace in detenzione amministrativa dal 2009 senza accuse né condanne, verrà rilasciato entro il 10 luglio in cambio di un'immediata sospensione dello sciopero e della protesta. E' quanto dichiarato da Mohammad Jabbarine, suo legale, che ha poi precisato che oggi Mahmud verrà trasferito in un ospedale civile per ricevere delle cure.
Circa 1.200 detenuti palestinesi sono in sciopero della fame - la "Battaglia dello stomaco vuoto" - una protesta contro le condizioni di vita nelle carceri israeliane e detenzioni frutto di "arresti amministrativi", senza processo e solo sulla base di indizi, contro la quale hanno lottato, facendo per settimane lo sciopero della fame, prima Khader Adnan e poi Hana Shalabi. Adnan ieri sera e' stato scarcerato, come previsto dall'accordo raggiunto dai suoi avvocati con le autorità israeliane. “Gli scioperi della fame sono un ottimo ed efficace mezzo, forse l’unico, grazie al quale i prigionieri possono davvero ottenere qualcosa”, afferma Hana Shalabi. Sebbene Shalabi non abbia negato come la sua prolungata astinenza da cibo – 43 giorni di sciopero in totale – “fosse stata fisicamente molto dura,” non ha mai smesso di…
Intervista ad Aysar Al-Saifi di Ludovica Iaccino Nato e cresciuto nel campo profughi di Dheisheh, uno dei più grandi in tutta la Cisgiordania, Aysar Al-Saifi ricorda ancora gli aneddoti raccontati a tavola; parole sussurrate, sguardi complici, intere generazioni accomunate dalla voglia di libertà e dalla speranza di un futuro migliore. La paura, la sofferenza di famiglie dilaniate dal dolore, la pena di madri che piangono figli uccisi dai militari o dimenticati in prigioni che è impossibile visitare, sono ricordi lucidi nella sua mente. Tuttavia, Aysar – che ora vive in Italia – ricorda anche la resilienza del suo popolo, le amicizie indissolubili, i primi amori, i giochi di ombre alla luce di candele, l’amore di sua madre, la lotta per mantenere viva la memoria di un popolo martoriato dalla guerra, dall’occupazione israeliana,…
"Quando vi verrà chiesto da che parte state, scegliete sempre la parte della libertà e della dignità contro l’oppressione, dei diritti umani contro la negazione dei diritti, della pace e della convivenza contro l’occupazione e l’apartheid. Solo così si può servire la causa della pace e agire per il progresso dell’umanità". Barhouthi Marwan, lettera dal carcere Nella cella del carcere di Robben Island, Nelson Mandela spese molti anni della propria vita, durante il regime razzista sudafricano. Da quella stessa cella è stata lanciata la campagna "Free Marwan Barghouthi and all palestinian prisioners" per chiedere la liberazione di Marwan Barghouthi, da 19 anni nelle prigioni israeliane, e degli altri prigionieri politici palestinesi. Sono 5224 i cittadini palestinesi detenuti in Israele. Di questi 210 sono minorenni, 21 sono donne e 187 sono in detenzione amministrativa (cioè sono…
Abbiamo intervistato Hafez Omar, designer di Ramallah e creatore del simbolo di PalHunger (in solidarietà ai palestinesi detenuti da Israele che hanno deciso di intraprendere uno sciopero della fame). In poche ore milioni di persone in tutto il mondo hanno usato come foto profilo Facebook il logo da lui creato. Omar come mai hai scelto proprio questo simbolo e questo colore? Cosa c'è alla base del logo? Il logo testimonia la realtà quotidiana dei prigionieri: il colore ocra è lo stesso degli indumenti che il Servizio Carcerario Israeliano (Sci) impone ai detenuti; anche le scritte sul petto sono quelle dello Sci. E quella degli occhi bendati è una procedura comunissima per i palestinesi. Hai idea di quante persone abbiano orientativamente utilizzato il simbolo? E' difficile calcolare precisamente quante persone lo…