Arbër Agalliu

Odio ripetere il mio nome due volte quando mi presento agli altri, come odio rispondere a chi mi domandano se mi trovo meglio in Italia o in Albania.
Qualcuno mi definisce videomaker, altri giornalista, qualcun’altro blogger o attivista per i diritti degli immigrati e dei ragazzi di Seconda Generazione. In realtà mi sento semplicemente invisibile. Invisibile a Montevarchi, città dove vivo, a metà strada tra Firenze ed Arezzo. Invisibile alla “Cesare Alfieri” di Firenze, l’università di Sc. Politiche, media e giornalismo. Invisibile davanti allo specchio, perchè non capisco chi sono e da dove vengo. Invisibile come altre 5 milioni di persone che vivono in questo paese.
Racconto le storie altrui, la mia è semplice, mi sento un italiano albanese a Firenze ed un albanese italiano a Tirana. Tra le varie collaborazioni in Italia ed in Albania, c’è anche quella con ToscanaTv. All’interno del programma “Toscana senza frontiere”, riporto la bella faccia dell’immigrazione attraverso i reportage e le interviste da me realizzate, in poche parole l’altra faccia della medaglia che non ti raccontano.

I “due mondi” di Ermal Meta

I “due mondi” di Ermal Meta

"Ci sono delle parole molto pericolose. Come la parola tolleranza. O accettazione. A volte accettare significa rassegnarsi. No, noi dobbiamo comprendere. E conoscere. Non tollerare". Lui è Ermal Meta, talentuoso cantautore di origini albanesi e rivelazione assoluta del Festival di Sanremo 2016. Nella chiacchierata con Arber Agalliu Ermal ha parlato dell'importanza delle parole all'interno dei testi musicali e del ruolo che ricopre la lingua adottata, ha raccontato i due mondi - quello albanese e quello italiano - tra i quali si sente ponte e ha condiviso le sue impressioni sulle importanti collaborazioni con i big della scena musicale italiana e internazionale.   https://www.facebook.com/arber.agalliu1/videos/986400481481417/  
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Donne e Islam, tra velo e islamofobia

Donne e Islam, tra velo e islamofobia

  Sesto Fiorentino - Le giovani di seconda generazione Luna Badawi, Sara Benedetti e Takoua Ben Mohamed si raccontano e parlano dell'Islam e della loro vita quotidiana. In Europa il 5,8% della popolazione è di religione islamica ma, secondo un sondaggio Ipsos, la maggior parte dei cittadini europei ha una percezione sbagliata della realtà del proprio paese. In Italia i musulmani rappresentano il 4% della popolazione contro una percezione da parte degli italiani del 20%. Arbër Agalliu
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Quando vincono i cattivi

Quando vincono i cattivi

Qualche giorno fa ho letto della condanna a Radovan Karadzic, presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina dal 1992 al 1996 e colpevole del genocidio di Srebrenica. Letta la sentenza, per qualche giorno ho creduto nella giustizia internazionale... e invece no, mi devo ricredere. Mentre scrivo i giudici del Tribunale penale internazionale per l'ex Yugoslavia (TPI) hanno assolto l'ultranazionalista serbo Vojislav Seselj dalle accuse di crimini contro l'umanità e crimini di guerra che pendevano a suo carico. Basterebbe leggere i capi d'accusa per capire di che personaggio stiamo parlando. Classe '54, leader del Partito Radicale Serbo (SRS), Vojislav è stato Vice…
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Con la notte nel cuore

Con la notte nel cuore

Video di Arber Agalliu Raccontare le storie di coloro che negli anni hanno intrapreso la strada verso un futuro migliore è veramente difficile, diventa ancora più difficile quando ti ritrovi davanti a centinaia di persone che aspettano la prima nazionale di uno spettacolo teatrale. Ecco perchè ho voluto raccontare la storia di coloro che raccontano, coloro che impersonano le storie di ordinaria migrazione, la mia storia, la storia dei vostri nonni ecc. I ragazzi della compagnia "Vicini d'Istanti" oltre ad essere bravi sono pure simpatici, lo dimostrano anche in questo video, mettendosi in gioco, ridendo e scherzando. Vi consiglio di…
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Un giorno con LiMo, tra cucina e corsi di lingua

Un giorno con LiMo, tra cucina e corsi di lingua

LiMo, linguaggi in movimento, è un’impresa sociale nata da Francesca Bazzanti, Francesca Bensi, Chiara Caparello e Margherita Polizio, un gruppo di ragazze fiorentine che grazie al loro impegno facilitano l'apprendimento della lingua italiana alle persone non italofone, principalmente rifugiati e richiedenti asilo. Nasce dall’idea che la lingua sia un canale privilegiato di espressione della cultura e dell’identità di ogni persona. Arber Agalliu ha intervistato le quattro fondatrici.  
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