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Mazi Mas, il ristorante dove le donne migranti possono fiorire

Mazi Mas, il ristorante dove le donne migranti possono fiorire

A Londra un ristorante itinerante ha l’obiettivo di dare una chance a donne migranti alla ricerca dell’opportunità di riscattarsi e di un modo per sostenere i loro figli e le loro famiglie di Caterina Villa Azeb e Roberta si muovono con calma in cucina, a proprio agio, come due sorelle. Sono cresciute a un oceano di distanza, la prima in Etiopia e la seconda in Brasile, ma stranamente tra di loro parlano in italiano. È un’amicizia nata in cucina, la loro, nello specifico in quella di Mazi Mas, il ristorante itinerante che si appoggia alle cucine di altri locali londinesi, fondato…
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Luiza Gega, la campionessa che si allena per strada

Luiza Gega, la campionessa che si allena per strada

Grazie a lei l'Albania si è guadagnata per la prima volta una medaglia ai Campionati Europei di atletica leggera. Ma il governo non investe sullo sport, e la campionessa è costretta ad allenarsi per le Olimpiadi di Rio sull'affollatissimo lungolago di Tirana Lei è Luiza. Io e Luiza abbiamo una cosa in comune, andiamo tutti e due a correre, lei sul lungolago di Tirana, mentre io lo faccio lungo il fiume Arno in Toscana. A dire il vero, spesso salto la corsa pomeridiana o serale, mi lamento sempre di non farcela, del caldo, della stanchezza ecc, mentre Luiza no, Luiza…
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Essere gay in Nigeria

Essere gay in Nigeria

"In Nigeria non ci sono gay". Queste parole, pronunciate nel 2004 dall'allora presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, hanno lasciato un segno nelle parole di Bisi Alimi, un attivista di Mushin (uno degli slum più poveri della Nigeria), spingendolo a compiere un'azione drastica. Durante lo show "New Dawn", presentato dalla giornalista Funmi Iyanda sulla televisione nazionale nigeriana (NTA), Bisi Alimi ha fatto una dichiarazione che gli sarebbe poi costato tantissimo: ha parlato della sua omosessualità, apertamente, in diretta. È stato il primo e unico nigeriano a fare coming out pubblicamente sulla televisione nazionale. Il talk show è stato immediatamente chiuso e il Parlamento ha…
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Il ‘Respiro’ che salva la vita

Il ‘Respiro’ che salva la vita

Quando una rifugiata siriana tenta di superare la frontiere italiana scopre che solo una cosa può salvarle la vita: il suo respiro. L'intervista al Collettivo Nieminen Nel tentativo di attraversare il confine italiano, la giovane rifugiata siriana Sara Kamal (interpretata da Zena Abram) scopre che una sola cosa può salvarla: il suo respiro. Il cortometraggio “Respiro” – scritto e diretto da Andrea Brusa e Marco Scotuzzi e prodotto da Andrea Italia – parla ancora una volta della sofferenza umana causata dagli attuali, consistenti flussi migratori in Europa. Dopo il loro primo film “Nur” – che ha vinto il prestigioso premio del pubblico al…
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La speranza di Kenema, oltre il virus Ebola

La speranza di Kenema, oltre il virus Ebola

Questa comunità nella Sierra Leone orientale ha lavorato sodo per costruire una nuova scuola per ragazze. La devastante intrusione del virus Ebola ha temporaneamente interrotto i lavori, ma non è riuscita a piegare lo spirito del popolo di Kenema Peter Dibdin ha viaggiato in Sierra Leone nel 2014 per fotografare un progetto di Orkidstudio, che stava costruendo una nuova scuola per ragazze emarginate gestita dalla Swawou School Foundation. Lì il fotografo britannico ha ritratto la comunità coinvolta nella costruzione, dagli studenti a scuola fino ai muratori, cogliendo il duro lavoro e l'entusiasmo della popolazione locale. Poco dopo la visita di Peter, la città di Kenema è…
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