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L’Isis è entrato subdolamente nel mio Bangladesh, ma lo respingeremo

L’Isis è entrato subdolamente nel mio Bangladesh, ma lo respingeremo

di Ziaur Rahman - Dhaka Tribune Il 1 luglio entrerà nella storia del Bangladesh come un giorno di tenebre e disperazione. L'Isis ha rivendicato la strage, affermando di aver messo piede in Bangladesh da diverso tempo, nonostante il governo abbia smentito categoricamente. Piangiamo le uccisioni senza senso dei nostri concittadini, delle nostre unità di polizia e dei "nostri" cittadini stranieri, ma dobbiamo renderci conto che al momento siamo in guerra con esseri umani deliranti, che pretendono di esercitare il sacro potere di Dio e recitano il Corano come se fosse un grido di guerra. Negano il fatto che l'Islam sia una religione di…
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Perché noi palestinesi dobbiamo sostenere i siriani

Perché noi palestinesi dobbiamo sostenere i siriani

di Mariam Barghouti* Quando nel 2011 i siriani cantavano per le strade di Damasco "Rivoluzione, rivoluzione per la Siria! Rivoluzione della dignità e della libertà", si aspettavano senza dubbio la soppressione del regime di Bashar al-Assad. Ciò che probabilmente non si sarebbero aspettati, tuttavia, è il compiacimento della comunità internazionale, palestinesi inclusi. Eppure questo è ciò che hanno ricevuto. Il conflitto siriano ha scoperto contraddizioni  e preoccupanti carenze tra coloro che combattono in nome della Palestina. Quando i palestinesi vengono aggrediti dalle forze israeliane, spesso gridiamo: "Dove sono gli arabi! Dove siete, arabi?" Eppure, ora che tocca a noi estendere la solidarietà, siamo diventati senza volto come il…
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Storie dalla Siria sotto assedio

Storie dalla Siria sotto assedio

"Mi trovo in un ospedale da campo. Soltanto oggi circa 200 persone sono svenute; ieri invece sono state ricoverate sette persone per avvelenamento, dopo aver mangiato carne cruda di gatto. La situazione è davvero dura. Diversi bambini sono morti perché senza latte, ci sono famiglie costrette a mangiare rovi". Questa la testimonianza con cui un attivista di Madaya, che ha preferito restare anonimo, racconta l'orrore dei 40mila abitanti intrappolati in una morsa di miseria e fame. Le truppe di Assad hanno tenuto sotto assedio la città per mesi, tagliando ogni rifornimento di viveri e medicinali per "stanare i ribelli", fino a quando la pressione mediatica internazionale…
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Essere un siriano oggi

Essere un siriano oggi

di Darth Nader* Nel 2015 essere un siriano vuol dire vivere una vera e propria assurdità. Non è vero che il mondo abbia abbandonato i siriani, come spesso si dice. Si è coalizzato contro di loro. Confini che sembravano essere per sempre abbattuti sono stati costruiti di nuovo. Lo stato-nazione, apparentemente ai suoi ultimi giorni, è riemerso con ambizioni revansciste. Vecchie alleanze politiche tra stati - avanzi della Guerra Fredda - che pensavamo stessero scomparendo, si sono invece solidificate a livelli storicamente mai raggiunti prima, con conseguenze catastrofiche. Soltanto 5 anni fa le forze estremamente reazionarie dei salafiti si indebolivano, senza…
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Cristiani di trincea: nella “piccola Roma dell’Iraq” il Pkk difende la comunità caldea dall’Isis

Cristiani di trincea: nella “piccola Roma dell’Iraq” il Pkk difende la comunità caldea dall’Isis

di Riccardo Bottazzo I bombardamenti francesi e americani a Mosul? Assolutamente inutili. Gli unici che davvero combattono l’Isis? I peshmerga ma soprattutto i combattenti e le combattenti del Pkk. A dirlo è un prete. Ma un prete di frontiera. Anzi, di trincea. Ghazwan Baho, parroco della “piccola Roma dell’Iraq”: Alqosh. Siamo nella piana di Ninive, a ridosso del confine con la Turchia, in quello Stato autonomo ma non dichiarato che è il governatorato di Ninawa nel Kurdistan iracheno. Se salite sull’unico campanile della città e allungate lo sguardo oltre i fumo delle esplosioni riuscite a scorgere il tenue profilo della città…
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