narcos

Intervista a padre Solalinde, il prete che i Narcos vogliono morto

Intervista a padre Solalinde, il prete che i Narcos vogliono morto

Alejandro Solalinde è un sacerdote messicano, Premio Nazionale dei Diritti Umani 2012 e fondatore a Ixtepec (Oaxaca) del rifugio Hermanos en el camino (Fratelli in cammino) per i migranti centro e sudamericani che rischiano la vita per raggiungere gli USA sul treno noto come La Bestia. Candidato premio Nobel per la pace 2017, Padre Solalinde è stato in Italia per le presentazioni dell’autobiografia I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini, scritta insieme alla giornalista Lucia Capuzzi, e una serie di incontri con organizzazioni sociali. Il rifugio per migranti Hermanos en el camino (Fratelli in…
Read More
Huellas de la Memoria, le scarpe di chi non si stanca di cercare i suoi desaparecidos

Huellas de la Memoria, le scarpe di chi non si stanca di cercare i suoi desaparecidos

Ottantasei paia di scarpe appese ad un muro. Scarponi da contadino e stivali da uomo, ma anche mocassini e sandali da donna, "ballerine" da bambina. E sotto ciascun paio di scarpe una frase per ricordare. Mi chiamo Letty Hidalgo e cerco mio figlio Roy. Fu fatto sparire l’11 Gennaio del 2011 in Monterrey. Sono Teresa Vera. Cerco Minerva, mia sorella. Dove sta? La fecero sparire il 29 aprile del 2006, in Matías Romero, Oaxaca. Mi manca. Milynali, la mia anima va seguendoti camminando fino ad incontrarti. Tua mamma Graciela Pérez. I miei piedi si stancheranno forse di camminare, però la…
Read More
L’eccidio nel carcere di Monterrey

L’eccidio nel carcere di Monterrey

di C. Alessandro Mauceri L'11 febbraio a Monterrey, in Messico, è scoppiata una rivolta in un carcere in cui erano reclusi molti narcos. Le autorità sono intervenuto prontamente, ma gli scontri alla fine hanno avuto un bilancio pesantissimo: 52 morti e molti feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. La causa dell’intervento delle forze armate sarebbe stato il tentativo di fuga di alcuni detenuti. Il governatore di Nuevo Leon, Jaime Rodriguez, ha cercato di spiegare quanto avvenuto attribuendo la causa degli scontri alla lite tra esponenti di due dei tanti cartelli, quello del Golfo e quello degli 'Zetas'. Ma, secondo…
Read More
Il ruolo dei Narcos

Il ruolo dei Narcos

La tesi che sposano la Procura e il Governo Federale è che la strage sia da imputare esclusivamente ai corrotti politici del partito di opposizione che hanno consegnato i giovani ai narcos. Se ne esce pubblicamente pure il presidente Enrique Peña Nieto che in una conferenza stampa si alza in piedi alzando il pugno chiuso ed urla: "Todos somos Ayotzinapa!" Come? Il presidente Nieto? Proprio quel Nieto? Già proprio quello. L'ex governatore  mandante della repressione di Atenco, quando il 5 maggio 2006 la polizia ammazzò una persona, ne arrestò oltre 400 persone (di cui 17 sono tutt'ora desaparecidos). Quel Nieto che ordinò di stuprare…
Read More
Messico, se sono i narcos a chiedere moralità al governo

Messico, se sono i narcos a chiedere moralità al governo

L’organizzazione criminale “I Caballeros Templarios”, dello Stato di Michoacan, in Messico, ha “bacchettato” l’attuale classe politica perché investe poco in progetti educativi e culturali. La bizzarra proposta arriva in occasione delle elezioni che si sono svolte questa domenica in Messico. In una serie di volantini distribuiti a Morelia e Zitacuaro durante la giornata elettorale, i Cabelleros hanno richiamato severamente i politici, dicendo che “mancano di impegno e di moralità e fingono di essere sordi e ciechi perché non vogliono vedere e sentire il popolo”. I Caballeros sono un gruppo armato nato dalla scissione della cosiddetta Famiglia Michoacana, amante dell’iconografia medievale,…
Read More
No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.