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L’Europa è morta nelle sue periferie

L’Europa è morta nelle sue periferie

Cinque letture necessarie per comprendere in maniera approfondita il rapporto tra la decadenza dello stato sociale nelle nostre periferie e la nascita di nuove insoddisfazioni sociali, economiche e identitarie che hanno fatto da collante per il terrorismo europeo delle seconde e delle terze generazioni. I "nuovi" europei stanno facendo i conti con un apparato amministrativo e con una classe dirigente centrale che non hanno saputo leggere le nuove sfide dell'integrazione. Per i lettori di Frontiere mettiamo a confronto le analisi di cinque europei esperti di intercultura che con un approccio multidisciplinare (dall'antropologia all'urbanistica, dalla sociologia economica al saggio giornalistico) giungono a…
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Il vero nesso tra Parigi e i rifugiati siriani

Il vero nesso tra Parigi e i rifugiati siriani

di Thomas Hylland Eriksen* Due eventi drammatici. Uno si sta svolgendo da alcuni anni, l'altro è uno shock improvviso. Insieme stanno eclissando tutte le altre questioni. Siriani disperati che per fuggire dal loro paese distrutto entrano in gran numero nei paesi limitrofi e in quelli europei; una manciata di fanatici assetati di sangue ha ucciso a caso oltre un centinaio di persone innocenti a Parigi. Entrambi gli eventi fanno parte di una immagine inquietante più grande. Sono interconnessi e rivelano caratteristiche importanti del mondo in cui tutti noi viviamo attualmente. Prima di tutto, come fattori causali dobbiamo prendere in considerazione le asimmetrie regionali. La costa settentrionale del Mediterraneo…
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La strage di Parigi e il grande selfie universale del lutto

La strage di Parigi e il grande selfie universale del lutto

di Luca Bauccio Sembra la notte di capodanno. Tutti un po' sbronzi a ripetersi le stesse cose senza senso. La nostra dannazione sarà la nostra coscienza perduta. Requiem. “Che vuoi dire? ”, così un commento su Facebook. Voglio dire che quando ignori lo sterminio di trecento mila persone, 100 Parigi per 3000 volte in 3 anni ossia la media di quasi tre Parigi al mese, come puoi di fronte al tuo piccolo male dire cose sensate, oneste, credibili? Dalle dichiarazioni dei governanti a quelle dei giornali e dei loro lettori tutto mi pare un circo del non senso, una fiera…
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Per l’economista femminista i morti nigeriani valgono meno dei parigini

Per l’economista femminista i morti nigeriani valgono meno dei parigini

di Joshua Evangelista Quando si deve valutare il capitale economico di una impresa si chiama un perito esterno indipendente che analizza il sistema aziendale nel suo complesso. Spetta a lui dare un valore complessivo all'azienda che vada oltre i numeri del fatturato e che tenga conto di tanti altri fattori, tra cui anche il potere del brand. Probabilmente la professoressa Elisabetta Addis, economista di fama internazionale e fondatrice del movimento Se non ora quando, si è sentita moralmente in dovere di autoproclamarsi perito che valuti il valore delle vite uccise dal terrorismo. Questo è quello che emerge da un suo articolo pubblicato…
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Perché non siamo in guerra

Perché non siamo in guerra

di Stefano Rota L'estremista guerrafondaio Giuliano Ferrara ha urlato qualche sera fa dai microfoni di Santoro che "siamo in una guerra santa e chi non lo capisce è un coglione". Ecco, io appartengo a quei coglioni che non si sentono in guerra, né santa, né civile, né nazionale, né internazionale, pur condannando senza alcuna riserva e inorridendo di fronte alle azioni dei giorni scorsi, a Parigi, come a Kobane. Le ragioni sono diverse, ma, a mio modo di vedere, intrecciate tra loro. Provo ad analizzarle con un minimo di ordine. In primo luogo, esistono due scenari: uno tutto europeo e…
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