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Memoria maremmana, quando salvare gli ebrei era la cosa più normale

Memoria maremmana, quando salvare gli ebrei era la cosa più normale

di Stefano Pacini Ho avuto la fortuna di vivere in una famiglia che faceva della memoria una delle sue più importanti fondamenta. Senza enfasi o vanti. In modo naturale, come era in uso nelle campagne fino agli anni Sessanta almeno, prima che l'onnipresenza televisiva, la frammentazione e accelerazione delle nostre vite rendessero questo sempre più difficile e sporadico. Ma durante la mia giovinezza la sera tardi vicino alla stufa a legna d'inverno, e all'aperto con i vicini d'estate, era un naturale fluire di racconti che di volta in volta componevano il mosaico della mia famiglia e di una terra, intrecciando…
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Shoah, le scuse (tardive?) dell’Ungheria

Shoah, le scuse (tardive?) dell’Ungheria

"Dobbiamo delle scuse alle vittime perché lo Stato ungherese non è riuscito a proteggere i suoi cittadini dalla distruzione, e poi perché ha finanziato l'omicidio di massa". Per la prima volta l'Ungheria si è assunta le responsabilità per il ruolo svolto durante l'Olocausto. L'ambasciatore ungherese alle Nazioni Unite Csaba Korosi ha pubblicamente chiesto perdono, davanti all'assemblea ONU, per il passato del proprio paese. "Dobbiamo delle scuse alle vittime perché lo Stato ungherese non è riuscito a proteggere i suoi cittadini dalla distruzione, e poi perché ha finanziato l'omicidio di massa", ha dichiarato Korosi in occasione dell'evento ONU in ricordo del 70esimo anniversario della…
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Shoah, riconosciuto il primo arabo “Giusto tra le Nazioni” allo Yad Vashem di Gerusalemme

Shoah, riconosciuto il primo arabo “Giusto tra le Nazioni” allo Yad Vashem di Gerusalemme

Assegnato ufficialmente il riconoscimento al medico egiziano Mohammed Helmy, che a Berlino salvò quattro persone dalla persecuzione nazista. Per la prima volta lo Yad Vashem - il memoriale della Shoah a Gerusalemme - riconosce un arabo come Giusto tra le Nazioni. Il museo Yad Vashem o museo dell'Olocausto, fondato nel 1953, è il memoriale ufficiale di Israele di tutte le vittime ebree dell'Olocausto. Il nome viene dalla Bibbia, che in Isaia 56:5 recita: "Concederò nella mia casa e dentro le mie mura un memoriale e un nome... darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato". La storica decisione è stata ufficializzata ieri con…
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Shoah, presentato ddl contro il negazionismo

Shoah, presentato ddl contro il negazionismo

Il 16 ottobre scorso, nella Sala dei Caduti di Nassirya del Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge sull'istituzione del negazionismo dell'Olocausto come reato penale. Non è stato scelto un giorno a caso: in questo stesso giorno del 1943, gli ebrei di Roma furono deportati nei lager tedeschi dagli alleati nazisti. La conferenza stampa. Numerosi i partecipanti, a rappresentare la Comunità ebraica romana c’era il Presidente Riccardo Pacifici, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, il Presidente dell’Unione delle Comunità Italiane Renzo Gattegna; le istituzioni hanno partecipato con il Presidente del Senato Renato Schifani e dei Capigruppo Anna Finocchiaro e Maurizio…
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Shoah, tatuarsi i marchi per ricordare

Shoah, tatuarsi i marchi per ricordare

Il Signor Diamant 70 anni fa venne marchiato con il numero 157.622 dai nazisti ad Auschwitz. Ultimamente, la nipote, Eli Sagir, dopo un viaggio con la scuola superiore in Polonia ha deciso di tatuare sul proprio corpo lo stesso numero. Dopo di lei anche la madre il fratello e lo zio hanno seguito l’esempio. Racconta Sagir, 21 anni: "Tutta la mia generazione non sa nulla della Shoah". "Tu parli con la gente e pensano che sia come l'Esodo dall'Egitto, storia antica. Ho deciso di farlo per ricordarlo alla mia generazione: voglio raccontare loro la storia di mio nonno e la…
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