Rugby e rivoluzione, il giro dell’Italia ovale in 80 treni

Un viaggio mirato a raccontare i temi sociali del nostro tempo – tra cui l’omofobia, l’immigrazione, la disabilità e il carcere – tramite il gioco del rugby. È il progetto Rugby e rivoluzione – il giro dell’Italia ovale in 80 treni, il cui scopo è far conoscere storie e realtà sportive che abbiano un grande riscontro sociale sulla nostra quotidianità, sensibilizzando le persone estranee al contesto in merito ai valori formativi legati alla palla ovale, rivoluzionando il nostro modo di pensare, riscoprendoci comunità, annullando le “categorie”.

L’intento del progetto è pubblicare un libro, composto da diari di viaggio, resoconti, testimonianze, interviste delle persone/atleti incontrate e che incontreranno i due autori lungo il cammino, i fotografi Matthias Canapini e Chiara Asoli. Le fotografie saranno utilizzate per creare una mostra itinerante, da affiancare alle presentazioni del libro presso le club house di mezza Italia.

Il pellegrinaggio è cominciato nel mese di novembre 2016 per delineare un itinerario che racconti in modo alternativo l’Italia e soprattutto ciò che ruota attorno al rugby. Non solo fango, birre e placcaggi, ma l’umanità insita nel sostegno della gente.

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