Adulti legati agli alberi e fucilati, bambini e bestie gettati nei fiumi, cadaveri dati in pasto alle iene e un villaggio Suri raso al suolo. Dei 154 abitanti solo sette i sopravvissuti.
di Luca Iacoponi – Gennaio 2013
Tra polemiche e controversie intorno alla diga Gibe III, cresce il numero delle vittime in Etiopia. In un rapporto di Hrw che risale al 2012, viene rivelato che sono centinaia le persone che hanno subito violenze, omicidi e stupri. La “colpa” è quella di opporsi alla costruzione del colosso idroelettrico per difendere la propria terra.
Nella valle dell’Omo, patrimonio dell’Unesco, un conflitto silenzioso iniziato 7 anni fa continua a mietere vittime. Non è uno di quei conflitti che ai grandi eserciti europei interessa risolvere. Si tratta di una guerra indetta e gestita dal “progresso”, se così è lecito chiamarlo. Nel luglio 2006 il governo etiope, attraverso la EEPC (Ethiopian Electric Power Corporation) appalta, ma senza bando né gara, alla Società italiana Salini Costruttori la realizzazione della terza diga che porta il nome di GIBE.
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“Ispirata ai principi dello sviluppo sostenibile, fa leva sull’innovazione tecnologica e organizzativa e sullo straordinario patrimonio umano e professionale di cui dispone, per sviluppare soluzioni costruttive, capaci di valorizzare le risorse dei territori e di contribuire alla crescita economica e sociale dei popoli”, è la mission che la Salini dichiara sul proprio sito. La diga sarà un gigante di cemento in grado di produrre 6.500GWh all’anno. Energia da immettere nel sistema elettrico nazionale e da rivendere a caro prezzo alla nazione più vicina: il Kenya.
Nonostante l’ordinamento giuridico di Adis Abeba preveda che prima dell’approvazione del progetto debba essere effettuata una valutazione sull’impatto ambientale e sociale, il governo dà il via libera al magnate italico di deporre la prima pietra. La stampa non ne parla e il grido silenzioso dei 500mila abitanti della valle resta sommerso. Soltanto nel 2008 l’EPA (Ethiopian Environmental Protection Authority) dà ufficialmente il via libera ai lavori dopo aver ricevuto un dossier del CESI – guarda caso un’agenzia milanese, che definisce l’impatto ambientale legato al progetto “trascurabile” o addirittura “positivo”. Il Cesi si è però impegnato a trascurare l’uso delle terre limitrofe alla diga da parte dei contadini locali, piuttosto che come funzioneranno i futuri piani di regolazione delle piene e delle irrigazioni artificiali. Lo studio dell’agenzia milanese non parla nemmeno lontanamente della futura situazione del lago Turkana, oltre il confine con il Kenya, che dall’Omo riceve il 90% delle sue acque.
Eppure gli studi di settore effettuati da una serie di Ong dicono l’esatto opposto. “La diga altererà in modo drammatico i flussi stagionali dell’Omo e avrà un enorme impatto sui delicati ecosistemi della regione e sulle comunità indigene che abitano lungo le sponde del fiume fino al suo delta, al confine con il Kenya. La portata dell’Omo subirà una drastica riduzione. Il fenomeno interromperà il ciclo naturale delle esondazioni che periodicamente riversano acqua e humus nella valle alimentando le foreste e rendendo possibile l’agricoltura e la pastorizia nei terreni rivivificati dalla acque. Tutte le economie di sussistenza legate direttamente e indirettamente al fiume collasseranno compromettendo la sicurezza alimentare di almeno 100.000 persone.”, si legge su survival.it.
E così le popolazioni locali sono state costrette a un processo di “villaggizzazione” come lo hanno definito le autorità locali. Un vero e proprio trasferimento forzato di intere tribù come i Mursi, i Bodi e i Kwengu in campi di reinsediamento. Violenze fisiche e morali sono i mezzi di coercizione che accompagnano questo rastrellamento. Raccogliendo le testimonianze, sono emersi dettagli a dir poco agghiaccianti. Adulti legati agli alberi e fucilati, bambini e bestie gettati nei fiumi, cadaveri dati in pasto alle iene e un villaggio Suri raso al suolo. Dei 154 abitanti solo sette i sopravvissuti.
Stephen Corry, direttore generale di Survival International, ha dichiarato: “Questa mappa rivela quello che il governo etiope voleva nascondere, ovvero l’intenzione di reinsediare le tribù della bassa valle dell’Omo. Tenendo conto anche delle numerose segnalazioni che ci sono pervenute su sfratti violenti e intimidazioni, l’obiettivo finale del governo è divenuto ormai lampante, così come il suo rifiuto di rispettare i fondamentali diritti di chiunque si ritrovi sulla sua strada.”
Gli appelli che chiedono di interrompere questo scempio sono molteplici. Tra i primi è stata l’Unesco, a seguire Survival International, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Counter Balance coalition, Friends of Lake Turkana e International Rivers. E’ stato creato il sito stopgibe3.it dove sono disponibili informazioni e news sulla situazione e Survival.it ha lanciato una petizione per impedire il continuo di questa strage.
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Mi dispiace tanto per quello che sta succedendo miei paesani ❤
La diga Gibe III non c’entra niente con questa vicenda dato che il bacino del Gibe III NON RAGGIUNGE I TERRITORI DEI SURMAN (Suri) che vivono almeno 200 km a Sud. La di fa che è stata oggetto delle rivolte è stata realizzata da con scopi irrigui per fare produzioni intensive di canna da zucchero e per queste coltivazioni hanno spostato molte popolazioni indigene. Il Gibe III con questo problema non c’entra niente. Informatevi
Il più grande disastro ambientale é rappresentato dalle dighe, le quali,unite agli argini e alle strade ( argini anch’esse ) impediscono ai fiumi di fertilizzHare le terre ; nelle acque di fiume un festa si ritrovano tutti i minerali raccoltisi salutando le rocce e tutte le sostanze organiche presenti nel bacino imbrifero che si miscelano in maniera perfetta danzando tra le forre e le cascate finchè esauste di gioia si abbandonano ognuna a questa e a quella piantina ansiosa di rendere lode a Sri Krishna dapprima colle dicotiledoni,poi con fiori stupendi e infine coi frutti ! L’ “energia” prodotta non rappresenta che un’infinitesiMale di quella necessHaria ad apportHare gli ammendanti indispensabili a far crescere le piante.Così si devono distribuire tonnellate di concimi chimici che assorbono ,per osmosi, i corpicini dei fratelli invertebrati uccidendoli tutti. Libertà per il Fiume libertà e ogni onore a Marco Camenisch
Mi vergogno e chido scusa per quello che abbiamo fatto e tolto quel briciolo di
Umanita a questo popolo
Guerre… morti… Massacri… vendette… terrorismo… Comodo piangere sulle vittime innocenti di Parigi e fottersene i coglioni di altri paesi.Cari legaioli fascisti xenofobi che continuate a infestare la rete vomitando parole d’odio come morte a tutti i cammellari arabi!non vi vergognate? io piango i Francesi come gli Etiopi, come i Palestinesi, i Siriani, Gli iracheni, gli afani e altri e piango asnche e sopratutto gli animali che sono trattati peggio!!!! il mondo è grande e io son piccolo, ma non odio un intera razza come fate voi schifosi…
E bisogna che certa gente prima di giudicare sui profughi pensasse cosa hanno fatto i nostri italiani sul loro territorio.Ma fanno finta di niente
…che sia iniziata la guerra dell’acqua?
I danni maggiori saranno per il lago Turkana. Ma il lago non è in Etiopia. E’ in Kenya. Quindi ci si trova di fronte a un conflitto: l’esigenza dell’Etiopia di produrre energia che venderà ai Paesi confinanti e quello delle popolazioni del Tukana. Il lago, senza l’apporto dell’Omo, si ritirerà. E il danno non sarà solo ecologico. mancherà la fonte di sostentamento di decine di migliaia di persone che si sposteranno in massa perso le grandi periferie. Poi ci domandiamo il perché dell’ondata migratoria.
ha ragione Andrea Tempesti se non si capisce QUELLA DIFFERENZA è inutile anche parlarne…
la storia si ripete perchè le genti sono indolenti mentalmente o tenute nell’ignoranza delle reali intenzioni di quattro gatti che si sono inventati il sisterma denaro e poi la cosidetta democrazia per sottometterli e farne anche carne da macello quando malauguratamente interferiscono negativamente sui loro progetti. L’Italia è solo una colonia di quersti signori e lo è stata sempre sin dalla sua nascita cosidetta rinascimentale!!! I patrioti onesti sono sempre stati eliminati magari con un sacco di frumento! Le rivoluzioni hanno avuto sempre vita breve perchè purtroppo il controllo del nostro sistema si trova nelle mani dei poteri occulti e finanziari; in poche parole è facile corrompere le idee con il denaro…. purtroppo ogni individuo ha bisogno di sopravvivere!!!!
;;;quel;o che mi chiedo e- come mai fino ad ogg inewsun si e’ mai chiesto di come viveva la gente del posto, che soppravviveva di stentim e nessuno se n’e ; mai curato fino alla costruzione della diga..A chi giova e a chie crea effettivamente e veramente la costruzione diga GIBE III? Quando prima della diga la gente moriva di alluvioni di cafrestia ,..nessuno paretcipava ..ma come mai i cosddetti difensori della gente del posto?
In nome del profitto si commettono le più grandi barbarie…
mi viene voglia di morire
E certo che poi fuggono da noi in cerca di salvezza…
e gia sucesso in passato nel america latina non ricordo bene se era inizio anni 90 o prima e se era eni o enimont , che poi si suicidò un responsabile di alto livello , non ricordo se era il presidente o altro incaricato di altissimo livello quel sventurato uomo , anche in nigeria ce una situazione che si trascina da anni intorno a dei siti de petrolio , sucedera sempre e ovunque non illudetevii
È così difficile rispettare la vita è la voglia di vivere?
E poi ci si meraviglia e pure ci si incazza perchè tanta gente vien dal’Africa in cerca di asilo politico in Europa!!!
Avevo già condiviso su FB (maggio 2013) questa violenta sopraffazione che purtroppo continua nell’indifferenza di chi dobrebbe tutelare la sopravvivenza di queste genti. Che schifo.
http://www.survival.it/popoli/valleomo/gibedam
http://www.dancaliadanakil.it
Quello che più mi piacerebbe e salvaguardare la volontà del popoloEtiope.tutto l altro sono diatribe che non servono a nessuno.
…nauseante
Schifo, mi vergogno di essere un uomo
pazzesco
e poi ci chiediamo il perchè dei flussi migratori …mah..
e vengono a rompere i coglioni se un extracomunitario rapina una casa di italiani…
eccolo il link http://www.survival.it/popoli/valleomo dove c’è tutta la storia e gli aggiornamenti
italiani brava gente? Col cazzo…
Aiutiamoli a casa loro. La cooperazione con i Paesi in via di sviluppo in genere funziona. Funziona quella della cooperazione internazionale (CE, FAO, OMS, ecc), funziona quella delle ONLUS e ONG italiane, funziona qualche volta meno bene quella bilaterale italiana (Ministero Affari Esteri, Direzione Generale Cooperazione e Sviluppo). Cose come quelle descritte in Etiopia le ho già viste nella mia (ormai quasi quarantennale) esperienza di cooperazione in Africa. Questo non toglie che la Cooperazione (a casa loro) sia la chiave per risolvere tutti i problemi dei Paesi del Terzo mondo. Ci vuole comunque competenza, onestà, determinazione e non corruzione, corruzione corruzione!
Vergogna, poi sentiamo i Salvini delirare
Ma Dio, che cosa fa…dorme?
ma dov’è la petizione ????????
E poi dicono “Aiutiamoli a casa loro”
mi piacebbe avere l’indirizzo di quel signore che dice che non gli importa niente,,che la diga deve andare avanti…..per far costruire una diga davanti alla “sua” casa…..Mi sembra di essere tornata indietro di 70 anni…niente cambia…purtroppo…
la petizione?,dove ?,grazie
È possibile avere il link della cnn?
In nome del profitto e del potere, l’uomo distrugge se stesso e non si rende conto. Ed in questo gli italiani non sono da meno.
Non ho letto tutto l’articolo, ma lo farò appena riesco.
Comunque, è davvero terrificante, e più mi è terrificante il fatto la società “Salini Costruttori” è italiana e mi vien da pensare che che i nostri connazionali siano autori di queste stragi!
BBBRRRR! ORRIBILE, ORRIBILE…..
Le stragi silenziose,terribile!
[…] Fonte: http://frontierenews.it/2013/01/etiopia-il-massacro-dei-contadini-contro-la-diga-delle-multinazional… […]
Economia moderna al servizio della morte
Questi uccidono e lo faranno anche con noi se gli conviene
Italiani brava gente ? Davvero ? Leggere Angelo del Boca.
Non me ne fotte un cazzo di queste cose …. In ogni caso è giusto che il progresso vada avanti e che la diga venga fatta !
Siamo fatti così, vigliacchi e opportunisti. Qualcuno ricorda cosa abbiamo fatto nella stessa Etiopia negli anni ’30, in Libia e in Somalia?
Anch’io non ho trovato petizioni da firmare.
Dov’è la petizione ? mi dicono che è inesistente! Non è cambiato niente Sempre stavolta non sono tedeschi ma cinesi, loro ordinano e noi eseguiamo!
Evviva l’Italia..!!!!
ITALIANI BRAVA GENTE! NEL 1936 SEMINARONO CAVADERI OVUNQUE PASSASSERO…L’IMPERIALISMO STRACCIONE PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO… http://www.terraeliberazione.wordpress.com
orrore
Ma c’è un angolo del mondo che l’uomo non vuole distruggere
un giorno intitoleremeo ai gerarchi nazisti gli asili
Ero stato due anni fa nella Valle dell’Omo , non avevo assistito a violenze ma mi ero chisto che fine avrebbero fatti i popoli locali, Hamar, Mursi, Bodi ecc…, tutti popoli di allevatori ai quali sarebbe stata tolta l’acqua . Ne ho parlato in alcuni convegni e ho constatato che nessuno ne sapeva nulla. La diga la fa una ditta italiana ma i committenti sono cinesi. Un genocidio annunciato
È proprio vero che siamo governati da una massa di c….oni (anche se già lo sapevo).
Questo è un ‘altro VAJONT…..FERMATELI!!!!!
Condivido volentieri
Oggi sento il bisogno di ricordate queste persone massacrate in giustamente ‼ divulgate divulgate questa notizia ‼ grazie‼
non ho parole…..
[…] 3http://frontierenews.it/2013/01/etiopia-il-massacro-dei-contadini-contro-la-diga-delle-multinazional… […]
Sono sconvolta e molto amareggiata. La televisione parla di continuo degli sbarchi dei profughi africani nel nostro Paese, ma non una parola su questo genocidio firmato da una ditta italiana e sottofirmato da una agenzia italiana che dichiara l’impatto ambientale positivo. La censura dei mezzi di informazione non è solo in Etiopia, ma anche in Italia e ciò mi fa pensare che il Paese in cui vivo non è un Paese democratico e civile
Questa diga, servira’ soltanto ad arricchire maggiormente la Casta al potere, non a beneficiare il Popolo. Recentemente, mancando i fondi per proseguire i lavori sulla mega-diga nel Nilo, e’ stata proposta la vendita di azioni, sino al 50% , al Sudan ed all’Egitto. Non sara’ certamente il popolo Etiope il beneficiario della vendita dell’energia agli Stati limitrofi. In quanto ai morti, in questo mondo divenuto cosi’ crudele e materialista, a chi importa? Con i notiziari quotidiani, ci hanno bombardato d’immagini di massacri, in modo tale che, nessuno li ricordera’ a lungo.
Qualcuno della rivista risponda ai commenti per cortesia…
Denunciate all’Unione europea, all’Onu…a Ginevra…
se ciò che scrivete è tutto vero allora fate un rapporto a Ginevra, all’ONU….e all’Unione Europea…
………………………………………………………
Italiani brava gente si come no.
Se ve ne andaste anche dal nostro stato(Territorio di Trieste) indipendente dall’Italia dal 15 settembre 1947 sarebbe una gran cosa anche per noi che cose del genere le abbiamo subite dal 1918 in poi da parte dei buoni italiani venuti da ovest.
.. sono sconcertato ..
Se questo servizio dice la verità, l’indignazione che mi provoca e enorme; in nome di quale “civile progresso” si può giustificare la distruzione di un intero ecosistema e il massacro delle comunità che ci vivono?! Spero che le organizzazioni mondiali per il rispetto dei diritti dell’uomo intervengano a fermare questo disastro e gli interessi dei “soliti potenti” non sovrastino ancora una volta i deboli…
Usare la parola “disumano” è un eufemismo. Questo mondo dovrebbe essere spazzato via…..la storia dovrebbe ricominciare.
[…] Etiopia, il massacro dei contadini contro la diga delle multinazionali italiane | Frontiere. ← Precedente […]
Si hanno le prove di ciò che si scrive??? Posso ammettere che vi siano state tensioni ed anche scontri con qualche vittima…ma riportare che i corpi venivano dati alle iene mi pare proprio inverosimile e poco credibile!!
Tutto ciò è terribile..distruggere la vita di questo popolo e il loro ambiente..quanta rabbia ho e come mi sento impotente.
[…] anche: Etiopia, il massacro dei contadini contro la diga delle multinazionali italiane Share this:CondivisioneTwitterGoogle +1FacebookPinterestEmailStampaMi piace:Mi piace […]
[…] ANCHE: Etiopia, il massacro dei contadini contro la diga delle multinazionali italiane L’apparato di sicurezza del governo etiope è estremamente esteso e permea anche ai livelli […]
La cattiveria e l’egoismo umani, sono sentimenti presenti da sempre nel mondo. La consapevolezza e la cultura che via via la modernizzazione ha contribuito ad accrescere, evidentemente, non sono riuscite a diminuire i problemi fra gli uomini … anzi!
Penso, ahimè, anche a dispetto dei più inguaribili ottimismi, che sarà sempre peggio …
Ricordiamo che nel 2010 è CROLLATA la diga Gilgel Gibe II, realizzata sempre dalla ditta Salini e inaugurata dal nostro ministro Frattini. Il crollo della diga ha causato un danno enorme il cui costo (per assurde clausole contrattuali) è interamente a carico della società etiope.
fonte: http://www.gruppocinqueterre.it/node/338
PS
Ora tocca all’Uganda!
PERCHE’ G.C. FORSE CHE,NEL NOSTRO PAESE SIAMO INFORMATI DI CIO’ CHE ACCADE IN CASA NOSTRA?LA STAMPA E’ ZITTITA DAL GRANDE FRATELLO MULTINAZIONALE.LE GRANDI LOBBY SI SONO COMPRATE LE TESTATE DEI GIORNALI E CERTAMENTE NON LO HANNO FATTO PER SPIRITO UMANITARIO.NOI E QUI FACCIO RIFERIMENTO AD ALESSANDRO PD,ABBIAMO SUBITO UN GOLPE DI STATO SOBRIO,SOFT,ED E’ STATO PASSATO PER UNA NECESSITA’ INRINVIABILE PENA LA DEBACLE DEL PAESE.RISULTATO?DOPO NEMMENO UN ANNO SIAMO MESSI MOLTO PEGGIO DI PRIMA DELL’ENTRATA IN SCENA DI MONTI-SALVATORE.VOGLIONO DEPAUPERARE TUTTA L’EUROPA DEL SUD,RENDELA ALLA PARI DEI PAESI BALCANICI,PER POI AVERE UOMINI E MEZZI A PREZZI STRACCIATI.POI CI ORGANIZZNO IL TEATRINO DELLA CORRUZIONE DEI POLITICI,CHE LORO STESSI HANNO CORROTTO,PER INDIRIZZARICI SU OBIETTIVI SBAGLIATI E LORO CONTINUARE NELL’OPERA DI SMANTELLAMENTO DEI DIRITTI DEI SALARI ECC..ECC..,E GENTE COME ALESSANDRO CHE CI SI TUFFANO COME PESCI,SAI CHE ALLEGRIA,PER NOI CHE STIAMO PER ESSERE SCHIAVICIZZATI PER UN LUNGO PERIODO CENT’ANNI E PIU’……
La notizia, se vera e’ inquietante. Mi chiedo come mai un evento cosi’ tragico non trova alcuno spazio sui media a diffusione nazionale ? Rai mediaset ecc ? Quali sono gli interessi di Survival sul posto ? Qual’e’ la posizione del Kenya sulla diga Gibel 3? Il Kenya e’ direttamente interessato essendo confinante e proprietario del lago Turkana.
perchè quando ditte private o peggio nazionali lavorano all’estero lo sempre in contrasto con i diritti delle popolazioni native,esempio i buoni rapporti dei vari governi italiani con il dittatoriale e familiare governo del Gabon,distruzione dell’ambiente ma enormi ricavi petroliferi per la sua famigli e le imprese italiche.berlusconi ha trovato modo di arricchirsii in Ethiopia attraverso le sue imprese di costruzioni,quindi mediaset non dice nulla.ultima il kenya non è proprietario del lago Turkana in quanto la parte nord di questo è in territorio ethiope,al massimo questo la go appartiene alle popolazioni (nomadi )che lo abitano e che vivono a cavallo di entrambe gli stati.il Kenya è il vero beneficiario di quest’opera,la diga.ovviamente non si deve parlare del fatto che il governo etiope è illegale,frutto di elezioni truffa ma sostenute dagli USA e da tutto l’ccidente,vedasi le basi yankee in ethiopia da dove partono i droni che uccidono ogni giorno pastori somali.sono 20 annoi che l’adesso Zenawi governa(va)il paese ma nessuno in occidente ha mai detto ah!,però il cattivo era il col.Gheddafi che voleva”gli stati uniti d’Africa in sostituzione della buffonata odierna l’UA,una banca centrale africana,moneta unica ed un fondo monetario afrcano,l’hanno bombardato……..
http://www.youtube.com/watch?v=T-21Rbju3Ck
ecco uno splendido video di promozione (con tutti commenti fintissimi di apprezzamento per questa “nobile” opera. viva Dio, viva l’Etiopia, omg sono così fiero di essere etiope..
p.s. i commenti però sono bloccati e devono aspettare l’approvazione del gestore…
hai ragione,quelli vogliono prima controllare cosa dici.se mi permetti una battuta tipo film di banfi”etiope tu con quel nome?”è una battuta,ciao.
Anche l’etiopia si è macchiata di crimini gravissimi contro l’umanità io non sarei tanto fiero di appartenere alla nazione che ha vissuto il terrore rosso del Derg.
Gli umani sono solo bestie assetate di potere e senso di sopravvivenza.
BASTARDI!
TUTTO QUESTO PER UN ARRICHIMENTO MAGGIORE.MA LO SANNO TUTTO RESTA SU QUESTA TERRA E NON CON ESSI AL MOMENTO DELLA DIPARTITA(morte).
Elena, faresti bene a non usare in NOI quando dici che ci stiamo battendo per uscire dall’Europa e dall’Euro o dalla NATO. M5s, suppongo. Ennesima vittima del populismo all’italiana. ;-). Comunque ad esempio io vorrei il contrario. Un’Europa piu potente e con piu potere sugli stati….Comunque a parte questo che poco c’entra con l’articolo, io vivo in Etiopia e conosco abbastanza bene la situazione. Il problema non è solo etiopico, o meglio. Loro è la responsabilità degli omicidi e delle catastrofiche conseguenze della diga MA c’e anche una “piccola” responsabilita italiana in tutto questo. Come mai la Salini ha vinto l’appalto senza una gara? C’è lo zampino della cooperazione italiana? È una questione politica? A me viene un dubbio…La Cooperazione Italiana (non è il caso della Gibe 3 ma per le altre è stato così) approva i progetti delle dighe e le finanzia con i nostri soldi pubblici, in cambio la diga viene appaltata alla Salini che sicuramente rigira parte dei finanziamenti a qualche politico che li ha approvati…La solita merda italiana…Io sono Europeo, voglio gli Stati Uniti d’Europa, una sola moneta e un solo governo con una sola strategia economica e fiscale.
un’ altro schifo italiano che la gente non sa !!!Fai girare questa altra vergogna!!!
IO NON SONO M5S,PERO’ DEVO DIRE CARO ALESSANDRO CHE,TU SICURAMENTE SEI DEL PD!L’HO CAPITO DAL MOMENTO CHE,LA LOBOTIZZAZIONE DEL TUO CERVELLO TI IMPEDISCE DI AVERE UNA VISIONE SERENA DI UN QUALSIASI PROBLEMA.ELENA HA CENTRATO IL PROBLEMA CHE NON RIGUARDA SOLO L’ETIOPIA,MA IL MONDO.QUELLO CHE FANNO IN ETIOPIA,E’ QUELLO CHE HANNO FATTO IN VIETNAM,NELL’AMERICA DEL SUD,IN AFGANISTAN,IN IRAQ,IN AFGANISTAN,IN LIBIA,IN TANTISSIME PARTI DEL MONDO,ORA TENTANO CON LA SIRIA,POI SARA’ LA VOLTA DELL’IRAN,ATTUALMENTE IN MALI’HANNO SCATENATO UN ATTACCO CHE,NON E’ DIRETTO AL MALI’,MA ALL’ALGERIA ATTRAVERSO IL MALI’,PERCHE’ L’ALGERIA HA PETROLIO E GAS.LE FAMELICHE MULTINAZIONALI GLOBALI HANNO FAME DI ENERGIA E TRUCCANO LE AGGRESSIONI AI POPOLI COME SPEDIZIONI UMANITARIE.MA INVECE DI MANDARE CARICHI DI DERRATE ALIMENTARI,SEMI,TECNOLOGIA PER LO SVILUPPO,MANDANO ARMI,CARRI ARMATI,AEREI,TRUPPE SPECIALIZZATE PER L’OCCUPAZIONE MILITARE DEI TERRITORI.QUESTE NON SONO SPEDIZIONI UMANITARIE,COME L’EUROPA DA TE ENFATIZZATA NON E’ UN’EUROPA DEI POPOLI,MA UN’EUROPA DELLE LOBBY E DEI GRANDI CARTELLI INTERNAZIONALI ECC….ECC….
MI RIPETO AI DEBOLI NON è CONCESSO SCEGLIERE COME MORIRE , SE NON FOSSERO GLI EUROPEI SAREBBERO ALTRI POPOLI
vuoi un europa non più succube dei suoi piccoli politicanti, sarà più forte ma ugualmente corrotta.
Questa storia è la prova che ai deboli non è concesso scegliere come morire
la Salini Costruttori che cosa ne pensa di questa “crescita sociale dei popoli”??
VERGOGNATEVI!!
Tommy, i do not feel europe, i do not care about euro. i’m an italian mother. Italy is a dead country managed by governments that don’t represent us. mr monti is a criminal not elected by the people.a goldman sacks man put in that place by a over-national order.and berlusconi before him got the place lying.
i feel really ashamed for this. There’s a lot of people here that don’t want this europe anymore. We do’n want to bomb anymore in the name of peace (mali). we want to get out of this EU, we want to get out of Nato. and we’re fighting for this. we are fighting to quit them all. It’ll not happen in a day. but it will be. human being are much more valuable of the market or a spread mark. the world is of the people. the land belong to people that live there.and is sacred. i don’t see any border. do you?
with love. Elena
” (…) human being are much more valuable of the market or a spread mark. the world is of the people. the land belong to people that live there.and is sacredI AGREE all Elena said. (…)” I AGREE!
you Europeans you couldn’t save euro and your economy now you want to destroy the image of development in Africa