Ennesima strage in Siria nel villaggio costiero di Bayda dove un’intera famiglia sunnita di 13 persone è stata sterminata all’interno della loro casa che poi è stata data alle fiamme. Tra le vittime anche sei bambini e alcune donne. Secondo i ribelli, gli autori del massacro sarebbero i miliziani fedeli a Bashar Al Assad che al momento sono impegnati nella zona in una offensiva militare che ha come obiettivo la riconquista di Aleppo, città che da circa un anno è in mano ai ribelli.
L’ong Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) riporta la testimonianza di un abitante del villaggio: “Un parente è venuto oggi a far visita ai suoi familiari e ha trovato i cadaveri degli uomini fucilati riversi all’esterno. All’interno di una stanza ha trovato le donne e dei bambini, i cui corpi erano stati bruciati“. Bayda non è nuova ad episodi del genere: lo scorso maggio 110 persone, tra cui molti bambini, erano state trucidate.
Scontri e bombardamenti si sono verificati anche in altre zone del Paese come ad Ariha, nella provincia di Idlib, dove 13 persone sono morte sotto le bombe, e a Damasco dove 49 ribelli siriani sarebbero stati uccisi dalle forze fedeli al regime. Gravi scontri si sono registrati anche tra le varie fazione dei ribelli e in particolare tra milizie curde e jihadisti.
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