“Poems for the Hazara”, questo il titolo originale, è un libro per tutti, soprattutto per coloro che amano la letteratura e la poesia nelle sue diverse forme. Le poesie sono scritte nella lingua madre dei vari poeti e a fianco ad ognuna di esse è disponibile la traduzione in inglese. Il libro costituisce un documento e una testimonianza di valore artistico e morale, un messaggio di pace che attraverso i versi e le parole dei maggiori esponenti della letteratura mondiale narra le vicende di un popolo che per trecento anni ha sofferto i travagli della discriminazione e del genocidio.
Nelle sue seicento pagine questo libro, disponibile in versione paperback e con copertina rigida, raccoglie poesie in ben 17 lingue, inglese, italiano, spagnolo, catalano, giapponese, norvegese, turco, hazaragi, greco, tedesco, irlandese, ebraico, rumeno, francese, armeno, ungherese, portoghese.
Finalmente il libro è ora disponibile anche online sui maggiori siti di distribuzione, come Amazon, Booktopia Australia e Barnes and Nobel. Ordinarlo è molto semplice e nel giro di pochi giorni verrà recapito a casa via posta.
La maggior parte dei poeti che hanno partecipato a quest’antologia sono i più grandi esponenti della poesia mondiale, tra di essi infatti è possibile annoverare: Banya Natsuishi, poeta giapponese presidente dell’Associazione mondiale Haiku, Jack Hirschman poeta americano, Anne Waldman poetessa americana, Zindzi Mandela, Sud Africana, figlia di Nelson Mandela, Elsa Tió poetessa e presidente della „Pen International Association” di Porto Rico, K. Satchidanandan poeta indiano candidato al Nobel per la letteratura nel 2011, Khal Torabully, Mauritius/Francia, poeta e professore universitario è ocnsiderato uno degli scrittori più innovatori della lingua francese, Beppe Costa poeta, scrittore ed editore italiano, Stefania Battistella poetessa italiana e Andrea Gardin poeta scrittore e drammaturgo italiano e il grande poeta e saggista italiano Edvino Ugolini, fondatore della Rete Artisti contro le guerre e tragicamente scomparso a luglio dell’anno scorso.
Un ringraziamento di cuore va a tutte le persone che hanno collaborato e preso parte a questo progetto, soprattutto al giornalista e poeta Kamran Mir Hazar che ha lavorato duramente per un anno e tutti i poeti che hanno preso parte a questo progetto. Un grazie speciale va anche a tutti i poeti italiani come Beppe Costa, Stefania Batistella, Andrea Garbin ed Edvino Ugolini che hanno dato voce al mio popolo attraverso le loro poesie.
“Scrivere una poesia per il popolo Hazara ti obbliga a guardare la tua stessa storia di oppressione, contribuisce a comprendere profondamente la diversità culturale in Afghanistan – così come nel resto del mondo – e ti permette di confrontarti con il fatto che tutte le nostre voci sono importanti per porre fine alla violenza e alla follia che porta all’eliminazione di molti popoli nel mondo per il semplice fatto di essere ciò che sono. Gli Hazara sono noi, noi siamo gli Hazara”. Angelina Llongueras
Profilo dell'autore
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Basir Ahang è nato in Afghanistan a Kabul ma dal 2008 vive e lavora in Italia. Giornalista di professione si occupa prevalentemente di Afghanistan e diritti umani con un’attenzione particolare alla situazione dei rifugiati e delle donne. Ha collaborato con diversi giornali e agenzie internazionali. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su BBC persian, Al Jazeera e Deutsche Welle. Basir Ahang si occupa anche di poesia e di cinema. Molte delle sue poesie sono state tradotte in italiano e in inglese. Attualmente collabora con diversi siti di informazione come frontierenews.it, kabulpress.org e hazarapeople.com
di cui è anche direttore.Sito personale di Basir Ahang : http://www.basirahang.com
Twitter: @Basirahang
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