Reportage

Nelle strade di Tirana, tra il popolo unito contro le armi chimiche in Albania

Nelle strade di Tirana, tra il popolo unito contro le armi chimiche in Albania

di Arber Agalliu Quella mattina andai davanti alla sede del Parlamento per assistere alla manifestazione nata un po’ spontanea contro l’importo delle armi chimiche siriane in Albania. Il tema riguardante la demolizione delle armi chimiche del regime di Assad veniva trattato ormai da tutti i media internazionali da quando gli Usa e la Russia trovarono la soluzione per evitare l’attacco militare da parte degli americani chiedendo al regime siriano la consegna di tutte le armi chimiche. Per la prima volta le armi chimiche di un paese dovevano essere trasportate altrove per essere distrutte e non in loco, in quanto in Siria la tensione…
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Cliff of Moher, quando l’Irlanda toglie il fiato

Cliff of Moher, quando l’Irlanda toglie il fiato

  Il nostro viaggio inizia un lunedì di agosto a Cashel, una cittadina nel centro dell’Irlanda, dove gli unici mezzi di trasporto che incontri sono macchine e qualche pullman di turisti. Gli autobus passano poco. Oggi abbiamo una macchina un po’ sgangherata, ma ci fidiamo e partiamo. Due ore e mezzo ci separano da uno dei posti più belli che madre terra ha regalato al genere umano: le Cliffs of Moher. La radio passa le notizie sulla pioggia che tornerà dopo tre settimane di caldo eccezionale (erano anni che l’isola non toccava i 30 gradi) e sulle partite del weekend,…
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Marocco: viaggio attraverso i colori e i sapori di Marrakech, terrazza dell’Atlante

    di Arianna Bureca - foto di Luca La Gamma Colorata. E viva. Se venisse chiesto di descrivere Marrakech questi probabilmente sarebbero i primi due aggettivi che verrebbero in mente, subito seguiti da ‘povera’ e ‘ricca’. Attributi contraddittori, come l’essenza della città. Quando parliamo di questo posto, infatti, parliamo di un luogo che va contro tempo e diventa multiculturale suo malgrado. Parliamo di una realtà che non fa caso al passare del tempo perché vive di cose semplici, facilmente reperibili e riproducibili. Vive di stoffe, spezie, perle, pelli e polli. Vive di whisky berbero e soprannomi, di musiche dalle cadenze vagamente…
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Dopo Chernobyl si può ancora ridere. I bimbi “contaminati dall’allegria”

Dopo Chernobyl si può ancora ridere. I bimbi “contaminati dall’allegria”

Bambini bielorussi, provenienti da aree colpite dall'incidente di Chernobyl, vengono accolti dalle associazioni Help for Children Parma e Insieme a Casalbarbato per Chernobyl, così come da centinaia di volontari in tutta Italia, per un periodo di vacanza utile per ridurre le contaminazioni presenti nei loro organismi. Le foto, realizzate principalmente nelle ultime settimane di soggiorno, appartengono ad un work in progress volto a mostrare quanto lo svago, il gioco e l’interazione con la natura siano fondamentali per far ritrovare loro nuova energia. Contaminati dall'allegria ha vinto l'edizione 2013 del Photoaid Contest, concorso promosso dall'agenzia fotografica Photoaid. Foto di Daniele Ottobrino
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La Valle del Vajont cinquant’anni dopo il disastro – fotogallery

La Valle del Vajont cinquant’anni dopo il disastro – fotogallery

  Reportage di Antonio Angelucci 1963-2013 La frana causata dalla diga della Sade non aveva lasciato molto dei nuclei abitativi di Erto e Casso, ma solo sopravvissuti da ricollocare. Nel 1971 fu decisa quindi la costruzione ex-novo del comune di Vajont, nella piana di Maniago. Lo studio urbanistico venne affidato al Prof. Giuseppe Samonà dell’Università di Venezia, il quale dovette creare dal nulla un centro abitato. Vajont risulta così essere una new town ante-litteram, persino all’avanguardia in termini di servizi. Grande attenzione fu posta per garantire agli abitanti un’elevata qualità di vita, tenendo conto della progettazione di spazi aggregativi, economici…
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