Secondo uno studio dell’Università di Cornell, nel mondo il 40% delle morti sono provocate dall’inquinamento di acqua, aria e suolo. Un dato destinato a crescere proporzionalmente alla popolazione mondiale, che dovrebbe raggiungere i 7 miliardi di abitanti entro la fine del 2011. In occasione dell’Earth Day, Frontiere News racconta le tristi vicende di cinque luoghi mozzafiato il cui livello di inquinamento ha sconvolto per sempre l’equilibrio ambientale del nostro pianeta.
1) Lake Karachay
Secondo il Worldwatch Institute on nuclear waste, Karachay è il luogo più inquinato al mondo. Usato dall’Unione Sovietica come discarica nucleare, il suo libello di radiazioni è così alto che una sola ora di esposizione puà risultare letale.
2) La Oroya, Perù
L’azienda Doe Roe Peru è colpevole di aver fatto ammalare 35 mila abitanti di La Oroya, ai piedi delle Ande, attraverso intense attività di estrazione e lavorazione di piombo, zinco, rame e biossido di zolfo. Secondo il Time, il 99% dei figli dei minatori ha anomalie nei livelli sanguigni. Le “missioni” di estrazioni proseguono imperterrite dal 1922.
3) Linfen, Cina
Secondo quanto sostenuto dal Daily Green, se stendiamo i panni nel centro di Linfen li ritroveremo neri prima che si asciughno. E ancora, trascorrere un giorno a Linfen equivale al fumare tre pacchetti sigarette. Tre milioni di persone nella città sono affette da malattie provenienti dall’inquinamento del traffico cittadino e delle emissioni industriali.
4) Delta del Niger, Nigeria
Oltre 6.800 fuoriuscite, circa 300 all’anno, fanno del Delta del Niger l’area del mondo in cui il petrolio ha maggiormente modificato il paesaggio. Dagli anni ’50, tra i 9 e i 13 barili di petrolio si sono riversati nella terza palude del mondo, danneggiando irreparabilmente corsi d’acqua, mangrovie e fauna. Metà del petrolio estratto nell’area viene importato dagli Stati Uniti, che in questo modo soddisfa l’8% del suo fabbisogno totale.
5) Bandung, Indonesia
Dopo la città e il lago più inquinati al mondo, per i fiumi il triste primato spetta al Citarum. Fonte di “vita” per Bandung, nell’isola di Giava, raccoglie intorno alle sue rive circa 9 milioni di indonesiani, che scaricano in acqua di continuo i rifiuti urbani. Ma un ruolo determinante nel deteriorare la qualità dell’acqua è la presenza massiccia di industrie lungo le coste, che dagli anni ottanta scaricano i liquami tossici direttamente nel fiume senza l’utilizzo di impianti di depurazione.
Joshua Evangelista
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