Gli Stati Uniti per la prima volta accusano formalmente l’Iran di avere accordi con Al Qaeda. Giovedì il dipartimento del Tesoro ha scoperto che il Paese favorisce il passaggio di fondi, armi e militanti, dal Pakistan e Afghanistan per favorire e rafforzare l’organizzazione terrorista.
Il network che finanzia Al Qaeda utilizza operativi di stanza in Iran che riciclano fondi proveniente dal Kuwait e Qatar, Paesi ricchi di petrolio. Secondo le indagini il tutto è diretto da Ezedin Abdul Aziz Khalil, un siriano strettamente legato al leader di Al Qaeda nelle regioni tribali del Pakistan, Atiyah Abd al-Rahman.
I sospetti degli USA nei confronti dell’Iran sono iniziati nel 2001, quando l’Amministrazione Bush, in seguito all’invasione dell’Afghanistan, dichiarò che molti operativi si erano rifugiati nello stato mediorientale. Scettici invece molti esperti del medi oriente che sottolineano la divisione settaria che c’è tra l’Iran sciita e al Qaeda sunnita. I funzionari della missione iraniana a New York hanno definito le insinuazioni “senza alcun fondamento”
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