Ratko Mladic, l’ex generale serbo bosniaco, si è presentato stamattina a sorpresa in aula all’apertura dell’udienza davanti al Tpi, il Tribunale penale per la ex Jugoslavia dove avrebbe dovuto dichiararsi colpevole o non colpevole.
Durante l’udienza si lamenta, interrompe il giudice, non risponde alle domande e rifiuta di dichiararsi colpevole o non colpevole chiedendo il rinvio dell’udienza di 30 giorni. Il tempo di prepararsi meglio, grazie alla difesa di un collegio da lui in scelto. Il giudice del Tpi dell’Aja non solo respinge il rinvio ma lo allontana dall’aula.
Ratko Mladic è accusato di genocidio e crimini contro l’umanità per la guerra in Bosnia. Arrestato il 26 maggio scorso dopo 16 anni di latitanza, è stato trasferito cinque giorni dopo nel carcere di Scheveningen all’Aja. Non è la prima volta che inscena uno show in aula. Già il 3 giugno scorso, obbligato a togliersi il berretto si è lamentato: “Ho freddo alla testa e , quando ho freddo, metà del mio corpo non risponde più”. Ancora, gridando contro il giudice: “Senza il mio avvocato non posso fare nulla di quello che lei si aspetta”.
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