Secondo il New York Times, il corrispondente Aki a Islamabad Saleem Shahzad sarebbe stato ucciso per via di un suo articolo: veniva rivelato infatti di militanti di al-Qaeda riusciti ad infiltrarsi nelle forze armate pakistane. Il giornale fa riferimento a dei funzionari dell’Amministrazione americana che hanno avuto la possibilità di verificare le informazioni di intelligence, dichiarate risolutive ed attendibili. Secondo l’opinione di uno dei funzionari si è voluto impedire al giornalista di pubblicare notizie che avrebbero sicuramente suscitato clamore. Si è voluto metterlo a tacere una volta per tutte.
Secondo un altro funzionario, in base alle informazioni di intelligence, si è potuto risalire a chi ha commissionato la morte del corrispondente, cioè L’Isi. Nei giorni a seguire, da parte dei funzionari verrà presa una decisione circa le modalità di presentazione delle informazioni sull’assassinio di Aki al governo pakistano.
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