Murdoch alla conquista del Medio Oriente

di Valentina Severin

Nonostante lo scandalo che ha travolto il suo impero, o forse proprio perché News Corporation è nel mirino di Gran Bretagna, Stati Uniti e Occidente in generale, Rupert Murdoch si appresta a sbarcare in Medio Oriente. La chiusura di News of the World, infatti, non ha frenato il lancio di Sky News Arabia, un nuovo canale di informazione in lingua araba con sede ad Abu Dhabi e una stima iniziale di circa 50 milioni di spettatori distribuiti in Medio Oriente e Nord Africa.

Le idee anti-islamiche di Murdoch. La nuova impresa del magnate australiano lascia un po’ perplessi, viste le sue note idee anti-islamiche. Murdoch, infatti, non ha mai fatto mistero dei propri sentimenti filo-israeliani. Solo per citare un esempio, all’Anti-Defamation League, lo scorso 13 dicembre, ha confidato: “Il mio punto di vista è semplice. Viviamo in un mondo in cui si sta portando avanti una guerra contro gli Ebrei”. Mentre nel gennaio 2006, al Sydney Morning Herald dichiarava: “I musulmani sono molto più difficili da integrare in una comunità rispetto alla media degli indiani, o persino dei cinesi o dei giapponesi”.

Un amico illustre. La sua forte antipatia nei confronti del mondo arabo, tuttavia, non ha impedito a Rupert Murdoch di entrare in affari con l’uomo più ricco dell’Arabia Saudita, il principe Walid bin Talal bin Abdelaziz Al-Saud, nipote di re Abdullah. Il principe saudita, che secondo Forbes può vantare un patrimonio di almeno 19,6 miliardi di dollari, è il secondo maggiore azionista, dopo Murdoch, della News Corporation e proprietario del Rotana Media Group, compagnia che trasmette in Arabia Saudita e in tutto il mondo arabo, della quale Murdoch stesso è azionista di maggioranza. In una recente intervista rilasciata a Newsnight della BBC, il principe Walid si è definito “buon amico” di Murdoch e di suo figlio James e ha preso le loro difese rispetto allo scandalo di News of the World.

Ma sarà sufficiente questa amicizia illustre per estendere l’impero di Murdoch in Medio Oriente? Che impatto avranno le vedute del magnate australiano e dei suoi prodotti televisivi sul pubblico arabo? Solo qualche mese fa, in occasione del Abu Dhabi Media Summit, Murdoch ha affermato: “Abbiamo anche trasmesso alcuni dei nostri canali di Fox International. Più recentemente abbiamo compiuto un altro passo investendo in una compagnia locale che è anche il maggiore produttore di musica araba. La compagnia è la Rotana. Ad essere sincero, Rotana non ha bisogno dei nostri finanziamenti. Stiamo lavorando con Rotana per qualcosa di più ambizioso”.

Sky news Arabia. A cosa si riferisse Murdoch non è chiaro. Resta il fatto che, a dispetto dello scandalo delle intercettazioni, grazie alla collaborazione tra BSkyB e la Abu Dhabi Investment Corporation, la prossima primavera verrà lanciato, come canale di informazione in concorrenza con Al Jazeera, Al Arabiya e BBC Arabic, Sky News Arabia. Il principe Walid non sembra preoccuparsi troppo delle ripercussioni che il caso News of the World potrebbe avere sul successo di Sky News Arabia. Il compagno d’affari di Murdoch ha commentato positivamente la chiusura del giornale incriminato e le dimissioni di Rebekah Brooks e Les Hinton e a Forbes ha dichiarato: “La mela marcia [News of the World] è stata eliminata dalla dirigenza. Oltretutto, io come azionista e i Murdoch non tollereremo comportamenti immorali e il fatto il giornale sia stato chiuso è la prova definitiva che NewsCorp. vuole lasciarsi alle spalle questo caso, indipendentemente dall’acquisizione di BSkyB. Per di più News [Corp.] è molto più grande di un giornale”.

La posizione del principe Walid desta qualche perplessità tra gli esperti del settore. Muhammad Ahmad, studioso di media residente a Glasgow e docente di giornalismo a politica all’Università di Stirling, ha spiegato ai microfoni di Al Jazeera: “La stranezza del fatto che un saudita sia il secondo maggiore azionista di NewsCorp. e che non sia mai intervenuto per frenare o censurare il cattivo giornalismo, e non ci sia la ben che minima regolamentazione, è preoccupante. Non è questione di alcune mele marce. NewsCorp. è un’istituzione corrotta dalle sue fondamenta e ora sta cercando di estendere il proprio controllo oltre Sky Arabia. Ciò dovrebbe essere oltraggioso per tutti, soprattutto per gli spettatori”.

Anche il professor David Miller, sociologo alla Scotland’s Strathclyde University e co-fondatore del gruppo di vigilanza mediatica Spinwatch, ha manifestato la propria preoccupazione ad Al Jazeera, definendo l’acquisizione di Sky News Arabia “pericolosa”: “Non so cosa farebbe l’autorità regolatrice in questo caso, ma certamente non è affatto di buon auspicio, per un’organizzazione che si occupa di informazione, avere a che fare con Sky o con NewsCorp.”.


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