Facundo Cabral, noto musicista folk in America Latina, è stato assassinato a colpi di mitragliatrice a Città del Guatemala. Dopo la sua ultima esibizione, la mattina del 10 luglio usciva dall’albergo e si dirigeva verso l’aeroporto, dove lo attendeva un aereo per il Nicaragua. Poi l’imboscata, una pioggia di proiettili e il cantante è morto sul colpo. Un’altra vettura, con a bordo le guardie del corpo del cantante è stata colpita da 25 proiettili ma nessuno è stato ferito.
“Non so né cosa è successo, né per quale ragione, perché Facundo era conosciuto in tutto il mondo e credo che nessuno avesse interesse a ucciderlo”, ha dichiarato David Llanos, il suo impresario. Si è pronunciato anche Alvaro Colom, presidente del Guatemala: “sono costernato per questa vigliacca aggressione. E’ triste che quest’uomo che cantava l’amore, la pace e la gioia si stato ucciso da alcuni farabutti”.
Fecundo Cabral era nato a La Plata, il 22 maggio del 1937 e diventò famoso in tutto il mondo negli anni ’70 con la canzone “No soy de aqui ni soy de alla”, registrata in varie lingue e diffusa ovunque. Dopo aver trascorso una difficile infanzia, con l’avvento della dittatura ha lasciato l’Argentina per trasferirsi in Messico, dove si è distinto per il suo impegno sociale, tanto da essere nominato nel 1996 dall’Unesco, messaggero mondiale di pace.
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