La storica tensione tra le due Coree si è riaccesa. Pyongyang avrebbe infatti lanciato un proiettile di artiglieria lungo la frontiera con i vicini del Sud.
“Crediamo – ha riferito un esponente militare sudcoreano – che un proiettile nordcoreano sia caduto nei pressi del Northern Limit Line. Non abbiamo informazioni circa movimenti particolari dei militari nord coreani, ma manteniamo un atteggiamento difensivo”.
Dopo un’ora la marina di Seul ha reagito esplodendo tre colpi di avvertimento.
L’agenzia stampa sudcoreana Yonhap, citando fonti governative, lancia accuse forti alla Corea del Nord: “C’è un complotto per uccidere il ministro della Difesa Kim Kwan Jin”. Secondo l’agenzia il Ministro sarebbe in pericolo perché considerato fautore della linea dura.
L’agenzia nordcoreana Kcna ha riferito che Pyongyang ha smentito categoricamente di aver sparato il colpo, garantendo di aver usato dell’esplosivo per dei comunissimi lavori edili. “È stato usato normale esplosivo nella regione vicino alle cinque isole nel mare occidentale di Corea”. L’agenzia ha poi accusato il Sud di attuare una disinformazione sistematica.
Gli Stati Uniti hanno invitato Pyongyang alla moderazione. Victoria Nulad, portavoce del Dipartimento di Stato, ha detto che “lo scambio di tiri è ora cessato e questa è una buona cosa”. Però, ha aggiunto, gli Stati Uniti “fanno appello alla Repubblica popolare democratica di Corea affinché dia prova di moderazione”.
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