La città di Latakia non ha tregua, spari di mitragliatrice pesante sono stati uditi questa mattina nella città portuale della Siria, dove da sabato è in corso un’offensiva contro gli oppositori del presidente Bashar al Assad. A renderlo noto sono stati gli attivisti dell’Osservatorio siriano dei diritti dell’Uomo, l’Osdha. Secondo il comunicato “spari di mitragliatrice pesante sono stati uditi in quartieri di Latakia, Ramel al Janubi, Masbah al-Shaab e Ain Tamra, per più di tre ore” e dalle prime stime, secondo l’Ong sono morte trenta persone, tutti civili.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, afferma che più della metà dei 10.000 rifugiati palestinesi del campo di Ramel, a Latakia, sono fuggiti a seguito dei bombardamenti delle forze di sicurezza siriane che per attaccare i ribelli hanno usato mezzi pesanti come le navi da guerra. Centinaia di civili siriani si sono rifugiati in Libano, nelle regioni nord-orientali, insieme alle 1.500 persone provenienti dalla cittadina siriana di Tall Kalakh, che da maggio hanno trovato esilio in questa zona.
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