“Questo è solo il primo avvertimento”, gli hanno detto gli assalitori, cinque uomini a volto coperto, dopo averlo bastonato e dopo avergli spezzato le dita. Alì Ferzat, popolarissimo vignettista siriano, è stato trovato sanguinante in una strada alla periferia di Damasco, non lontano dall’aeroporto.
“Gli hanno intimato di non disegnare vignette satiriche sui leader della Siria”, ha spiegato il fratello Asaad ad al Jazeera. Probabilmente gli assalitori si sono mossi a seguito delle ultime vignette, sempre più esplicite nel condannare i bagni di sangue portati avanti dall’esercito del regime di Bashar Assad. Si veda ad esempio questa vignetta, visibile sul sito dell’artista (www.ali-ferzat.com): alla base della bilancia c’è scritto Siria; in un dei due piatti c0è una bomba, nell’altro un piccolo cuore. Ovviamente la bilancia pende sul cuore.
Tutte le sue vignette sono ironiche ed efficaci (Saddam Hussein lo aveva minacciato di morte) e generalmente riescono a colpire senza infrangere le leggi siriane (le caricature del presidente sono proibite). Ma l’escalation di sangue nel suo Paese lo ha portato a infrangere apertamente la censura. A scatenare l’ira degli aggressori probabilmente c’è quella pubblicata la scorsa settimana, in cui si vede Assad con una valigia mentre chiede un passaggio a Gheddafi.
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[…] una volta si dicharava amico del presidente Assad. Ali Ferzat, il sessantenne vignettista siriano al quale due giorni fa sono state spezzate le dita, nel 2007 aveva avvisato il governo: o si fanno riforme serie o qui sarà una catastrofe colossale. […]