Re Abdullah bin Abdul Aziz, sovrano assoluto dell’Arabia Saudita, ha annunciato che le donne avranno la possibilità di entrare nella Shura (il Consiglio consultivo) del regno già dalla prossima sessione. In più, potranno anche candidarsi alle prime elezioni municipali, che si terranno tra quattro anni.
La decisione è stata diffusa dal Re Abdullah dinnanzi alla Shura ed è stata presa dopo una consultazione con gli ulema, i custodi dell’ortodossia religiosa. «Le donne potranno dunque candidarsi alle elezioni municipali e avranno sempre il diritto di voto», ha spieegato Abdullah.
Parole importanti che costituiscono un tassello fondamentale del processo volto all’eliminazione del ruolo marginale delle donne, pur non dimenticando che le stesse sono costrette a sopportare molte limitazioni su viaggi, lavoro, guida o come il divieto di ricevere visite mediche senza prima il rilascio di un’autorizzazione del padre o del marito.
Nel frattempo, negli Emirati Arabi Uniti, una donna è stata eletta in parlamento per la prima volta nella storia del Paese. La sola candidata, tra le 85 in lista nazionale, a varcare la soglia del Cnf è stata Shaika Elisa Ghanem, una preside 40enne. «Sono orgogliosa – ha detto la Ghanem – Questo è un successo per tutti coloro che come me credono nei valori dell’istruzione».
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