Maikel Nabil Sanad, blogger egiziano condannato a tre anni di reclusione per aver offeso le forze armate, vive oggi il suo trentacinquesimo giorno di sciopero della fame. Le autorità carcerarie hanno sequestrato a Maikel i farmaci per il cuore. La giustificazione ufficiale è data dal fatto che “il ragazzo non si alimenta più e per assumere medicinali ha bisogno di essere monitorato da un cardiologo”.
L’attenzione sul caso resta alta. Per la liberazione del ragazzo si è già mossa Amnesty International che ne ha richiesto la liberazione senza condizioni, perché prigioniero di coscienza, condannato solamente per aver esercitato un suo diritto, quello di informare. Maikel infatti è stato arrestato il 28 marzo scorso con l’accusa di aver pubblicato su Facebook e sul suo blog commenti offensivi nei confronti delle forze armate, accusate di esercitare violenza contro i manifestanti di piazza Tahrir, nei giorni successivi alla caduta di Mubarak.
Il blogger era finito sotto il mirino delle forze di sicurezza egiziane già nel 2009, per le sue critiche verso la leva obbligatoria e il servizio militare, oltre che per le sue simpatie nei confronti di Israele. A battersi per la liberazione di Maikel è anche suo fratello, Mark: “Lo sciopero andrà avanti fino a quando Maikel non sarà liberato. Abbiamo rivolto numerose richieste alle autorità egiziane. Ora le consideriamo responsabili di qualunque cosa gli accadrà”.
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