Dopo aver preso Sabha, le milizie del CNT libico hanno espugnato l’oasi di al-Jufra, dove hanno conquistato anche la città di Waddan e Hun a 300 chilometri a sud di Sirte. Lo ha annunciato Mustafa Huni, uno dei portavoce degli insorti, secondo cui il 70 per cento di al-Jufra è stato liberato. L’offensiva su Sirte non accenna a concludersi, un avanzata che al CNT è costata già pesanti perdite: dal 15 settembre, 45 di loro sono caduti in battaglia e oltre 200 hanno subito pesanti lesioni; solo ieri i morti erano sono stati tre. I lealisti che difendono Sirte continuano ad opporre una resistenza inattesa mentre le forze del CNT, tuttora bloccata a cinquanta chilometri dal centro urbano, hanno deciso di limitare il fuoco per consentire la fuga dei civili. Zuber al-Gadir, rappresentante del Consiglio Militare di Misurata, da cui dipendono la maggior parte dei miliziani impegnati al fronte ha detto che la maggior parte degli abitanti stanno dalla parte dei Gheddafi. Secondo Gadir, la lealtà al colonnello è da attribuirsi all’efficacia della propaganda martellante dell’ex regime che per decenni ha soggiogato il paese
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