“Ama i Paesi Bassi” o anche “Via dall’Olanda”. Questo l’ambiguo significato di Weg van Nederland, il titolo scelto per un nuovo programma nato per la televisione olandese. Si tratta di un gioco a premi, che ha acceso infuocate polemiche, visto lo scopo per cui è stato creato.
I concorrenti infatti sono tutti immigrati ai quali non è stata accolta la richiesta di permesso di soggiorno, che quindi a breve saranno costretti a lasciare il paese. I partecipanti sono chiamati a rispondere a domande sulla storia e sulla cultura olandese. Il vincitore si aggiudicherà come premio 4.000 euro grazie ai quali potrà ricominciare una nuova vita nel proprio paese natio. Lo scorso giovedì è stata trasmessa sul network “Vpro” – la puntata zero – dove hanno gareggiato cinque giovani, i quali hanno vissuto e studiato per lungo tempo in Olanda. Tra questi, i più bravi sono stati un ingegnere aereonautico camerunense e uno studente di lingue slave d’origine cecena. Tuttavia, alla fine del gioco ha avuto la meglio Gulistan, un diciottenne curdo, la cui famiglia è scappata dall’Armenia più di dieci anni.
L’espulsione dall’Olanda non sarà obbligatoria solo per Gulistan, ma è un destino che accomuna 11.500 immigrati clandestini. Agli altri partecipanti, non vincitori, sono stati regalati sacchi colmi dei tipici bulbi di tulipani e giubbotti antiproiettile. Secondo i critici questi programmi non andrebbero trasmessi perché speculano sulle tragiche vicessitudini degli immigrati clandestini.
“Bisogna chiedersi a chi può piacere un simile show”, scrive Joshua Keating sul blog Foreign Policy’s Passport. Gli autori hanno risposto alle critiche sostenendo che a dominare il gioco è il sarcasmo, si vuole dare prova di come gli immigrati clandestini si siano integrati nella società olandese e non sono una minaccia per l’integrità culturale del paese nordeuropeo.
Il direttore del programma, Frank Wiering, ha così commentato: “Fino a oggi si parlava di clandestini solo per raccontare storie tragiche. Ora invece essi partecipano da protagonisti a un evento sarcastico e penso che ciò sia un’ottima opportunità“. Gerd Leers, ministro dell’immigrazione, non si è voluto esprimere sulla qualità positiva o negativa del game show ma ha risposto alle critiche mosse contro il governo: “In Olanda adottiamo una politica di asilo equa. Ogni domanda è valutata molto attentamente”.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto