di Joshua Evangelista
Quell'”altro” undici settembre, quello del 1973, durante l’assedio e la successiva presa del Palacio de La Moneda da parte delle forze del generale Pinochet, il presidente cileno Salvador Allende decise di uccidersi piuttosto che arrendersi.
“Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento”, dirà Allende nel suo ultimo messaggio radiofonico.
Vogliamo ricordare l’11 settembre del 1973 tramite due preziosi contributi video. Il primo è il discorso di Salvador Allende all’Onu del 1972, in cui il presidente cileno denunciava l’azione incontrollata delle multinazionali negli equilibri geopolitici.
L’altro è il bellissimo corto del maestro Ken Loach presente all’interno di 11 settembre 2001, un film corale composto da undici episodi (ognuno della durata simbolica di 11 minuti, 9 secondi e un fotogramma), affidati ad altrettanti registi di fama internazionale provenienti da 11 Paesi (e culture) diversi. Nell’episodio affidato a Koach, un profugo cileno a Londra scrive una lettera ai familiari delle vittime dell’11 settembre 2001, ricordando loro l’altro 11 settembre, quello del golpe del 1973.
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