di Francesco Tortora
Tanto tuonò che piovve. Mahinda Rajapaksa, attuale Presidente dello Sri Lanka, non molto tempo fa ricevuto con grandi fasti a Roma dal presidente Napolitano e persino da papa Benedetto XVI, è ufficialmente dichiarato criminale di guerra a causa dei metodi brutali applicati nella guerra contro le cosiddette “Tigri Tamil”, come risulta documentato da circa duecento pagine messe a punto dalla Commissione Darusman, l’indonesiano che l’ha presieduta per conto dell’ONU che l’aveva promossa. Si tratta di un documento giunto alla fine di una lunga raccolta di testimonianze e prove su veri e propri crimini contro l’Umanità, eccidi di massa, torture, stupri, accuse di aver sparato su chi tentava la fuga o si rifiutava di applicare tali metodi, di bombardamenti su civili inermi come al solito descritti in qualità di “scudi umani” utilizzati dalle Tigri Tamil del LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam). Quest’ultima accusa è roba vecchia, un po’ come accadde anche in Serbia durante la guerra civile nella ex-Jugoslavia, è accaduto poi nella prima e nella seconda Guerra del Golfo.
Il rapporto ONU è durissimo, si racconta di popolazioni concentrate apposta da parte delle forze militari governative a causa dei loro continui bombardamenti, finendo così gioco forza per diventare “ostaggi” dell’LTTE. Tra il 2008 ed il 2009 si parla di circa 330mila civili uccisi dai bombardamenti a tappeto condotti con questa tecnica molto simile a quella per la quale i mandriani spingono le mucche in spazi sempre più ristretti per poi meglio condurle nei corridoi alla fine dei quali saranno macellate.
Non sono mancati gli atti di ferocia meditata anche da parte dell’LTTE ma il repulisti in puro stile “Cartago delenda est” condotto dalle forze governative è esattamente il tema sul quale s’è verificata la frattura tra Mahinda Rajapaksa e l’ex generale Sarath Fonseka, eroe nazionale nella lotta alle Tigri Tamil ed ora prigioniero per mano dello stesso Mahinda Rajapaksa. Durante la battaglia finale condotta contro le Tigri Tamil, più e più volte il condottiero ed eroe nazionale, l’ex Generale Sarath Fonseka, aveva segnalato che le truppe non sopportavano di attuare gli eccidi imposti da Mahinda Rajapaksa: una cosa è la guerra per stanare le Tigri Tamil una ad una, ben altra cosa sono gli stupri e gli eccidi di massa ed i bombardamenti a tappeto sulla popolazione civile.
Alla fine della guerra, conclusasi con successo, sgominate le Tigri Tamil per sempre (non foss’altro che per un vero e proprio ridisegno genetico della Nazione realizzato con la polvere da sparo), in vista delle elezioni presidenziali che avrebbero dovuto dare un nuovo volto ed un nuovo assetto democratico alla nazione “Perla dell’Oceano Indiano”, l’ex Generale Sarath Fonseka preannunciò che avrebbe reso pubblici i documenti (una mole sterminata) che acclaravano le responsabilità di Mahinda Rajapaksa circa i metodi criminali del vero e proprio sterminio voluto nei confronti delle Tigri Tamil e con esse di una buona parte della inerme popolazione civile cingalese che perì con esse. Mal gliene incolse.
Non appena si concluse lo spoglio delle schede per le elezioni presidenziali del gennaio 2010, l’ex Generale Sarath Fonseka poté contrapporre ai 6 milioni di cingalesi che avevano votato a favore di Mahinda Rajapaksa i suoi quattro milioni di voti. Le accuse di brogli elettorali a nulla valsero: la mattina dell’8 febbraio 2010, i militari cingalesi circondarono la sua abitazione, stringendolo sempre più in una morsa fatta di sfida e di oltraggio. Alla luce delle telecamere e sotto gli occhi di tutti, applicando metodi brutali ed ignominiosi verso un Eroe della Patria, Mahinda Rajapaksa si liberò del suo oppositore incarcerandolo e togliendolo letteralmente di mezzo dalla scena politica nazionale.
Risibili le accuse. Secondo i militari capitanati dal fresco vincitore delle elezioni presidenziali Mahinda Rajapaksa, l’ex generale Sarath Fonseka era sul punto di preparare un colpo di stato, ed avrebbe commesso vari atti di sabotaggio ai danni della Nazione (lui che era un “Eroe nazionale”). In realtà tutti avevano constatato che dalla fine della guerra ma soprattutto in prospicienza delle prime elezioni nazionali dopo la sconfitta militare e definitiva delle Tigri Tamil, Mahinda Rajapaksa aveva tolto ogni libertà di movimento e di parola all’ex generale Sarath Fonseka per impedirgli di dimostrare i brogli elettorali, la mano brutale applicata dai vertici militari vicini a Mahinda Rajapaksa contro le Tigri Tamil dell’LTTE e per potergli impedire di partecipare alle elezioni generali susseguenti alle presidenziali, poi anticipate all’8 aprile successivo.
La stampa è stata quasi totalmente imbavagliata, per decine e decine di giorni non s’è saputo più nulla di Eknaligonda, un famoso giornalista del Lanka E News. Il 19 febbraio 2010 anche il quartier generale del JVP Janatha Vimukthi Peranuma, il terzo partito per grandezza dello Sri lanka è stato accerchiato dalla Polizia, sebbene i leader del JVP hanno impedito fino alla fine ai militari di poter penetrare nella loro sede. Insomma, nelle prime elezioni “democratiche” tenutesi dopo 26 anni in Sri lanka, in realtà s’è attuata una svolta repressiva e tutt’altro che democratica, di stampo militare (i vertici sono stati sempre più farciti di esponenti dichiaramente imparentati o variamente legati allo stesso Mahinda Rajapaksa in persona, con tanto di favori personali di varia entità).
Nel Rapporto 2011 stilato da Amnesty International si chiarisce bene che –in relazione alla guerra condotta contro le Tigri Tamil- le accuse di sterminio e verso i metodi brutali ed inumani applicati in quei frangenti sono equanimi e mettono sullo stesso piano sia le stesse Tigri Tamil dell’LTTE sia i vertici militari dello Sri Lanka. In tale rapporto, tra altre cose si scrive: “A marzo (2011), il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon ha annunciato l’intenzione di istituire un collegio di esperti con funzioni di consulenza sulle tematiche relative all’accertamento delle responsabilità nello Sri Lanka. Il presidente Rajapaksa ha protestato contro l’annuncio e ha nominato un’apposita Commissione sulle lezioni apprese e la riconciliazione (Lessons Learnt and Reconciliation Commission – Llrc), incaricata di esaminare il fallimento del cessate il fuoco del 2002, ma i cui termini di mandato non menzionavano la verifica delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani o del diritto umanitario.
Lo Sri Lanka ha perso il proprio accesso preferenziale al mercato europeo ad agosto, a causa della sua mancata risposta a una serie di condizioni poste dalla Commissione europea per contrastare le inefficienze nell’attuazione di tre convenzioni delle Nazioni Unite in tema di diritti umani”. In tale rapporto si descrivono torture applicate da entrambe le parti, di corresponsabilità, di numerosissime sparizioni di testimoni e di civili (come ad esempio nel caso del difensore dei Diritti Umani Pattani Razeek, presidente di Community Trust Fund, una Ngo dello Sri Lanka, è scomparso l’11 febbraio 2010 dopo essersi messo in viaggio dalla città di Polonnaruwa verso la cittadina orientale di Valaichchenai), di esecuzioni sommarie e di arresti condotti in aperta violazione delle Leggi e dei Diritti Umani fondamentali (compreso l’ex Generale sarath Fonseka), di brogli elettorali, di bavagli applicati al giornalismo con tanto di sequestri e sparizioni anche in quel campo: Prageeth Eknaligoda, citato più sopra, noto per aver criticato apertamente il governo, è scomparso il 24 gennaio. Stava lavorando a un servizio sulle elezioni presidenziali del 26 gennaio e aveva completato un’analisi che si esprimeva a favore del candidato dell’opposizione, Sarath Fonseka.
La polizia ha affermato che le indagini non avevano rivelato nulla riguardo a dove si trovasse o alle circostanze della sua sparizione, e un’istanza di habeas corpus presentata dalla sua famiglia presso l’Alta corte di Colombo è stata più volte ritardata. A maggio, il ministro degli Affari esteri dello Sri Lanka ha annunciato che il governo avrebbe graziato J.S. Tissainayagam, il primo giornalista dello Sri Lanka a essere giudicato colpevole ai sensi della legge sulla prevenzione del terrorismo. È stato rilasciato su cauzione a gennaio a seguito di un appello e ha lasciato il paese a giugno.
Molte manifestazioni sono state condotte nel Paese, alcune guidate da avvocati come da altre componenti sociali illuminate ma sempre sotto pressione da parte dei vertici militari i quali hanno sempre filtrato attentamente le notizie che vengono poi fatte circolare all’estero.
La figlia dell’ex Generale, Aparna Fonseka, nel proprio profilo di Facebook scrive: “Nessun cambiamento giungerà se noi aspettiamo qualcun altro o un differente tempo posposto. Noi stessi siamo gli unici cui spetta il compito di far qualcosa. Siamo noi stessi il cambiamento che ci auspichiamo”.
E siamo giunti a settembre 2011, quando Mahinda Rajapaksa viene dichiarato dall’ONU un “criminale di guerra”, con la speranza che questo possa finalmente dare una sterzata chiarificatrice allo sguardo strabico della Diplomazia internazionale, pronta a stringere la mano di Mahinda Rajapaksa quando si tratta di fare affari (armi, metalli, pietre preziose, turismo internazionale, cannella, thé…) salvo poi rendersi conto che sta stringendo una mano che gronda sangue innocente.
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si chiama juinius richard jayawardene
mahinda rajapaksa non è un terrorista il presidente di prima era un terrorista
uccidere giornalisti e far sparire gli oppositori non e’ terorismo??? uccidere i civili che chiedevano l’acqua potabile non dittatura??ma per favore.
il nome del leader criminale tamil tiger il leader si chiama valdhupilai prabakaran non fate illudere mai da nessuno noi siamo la liberta noi dei terroristi che vanno a stuprare voi dovete sgridare loro non noi srilankesi noi non centriamo nulla
voi siete complottisti giornalisti di merda
e una cazzata megagalattica noi siamo i crimini di guerra voi avete organizzato con l’ onu, cia e le tigri tamil. noi abbiamo chiesto aiuto la verita il nostro generale sarath fonseka lui vuoleva uccidere il nostro presidente mahinda rajapaksa da parte dei servivizi segreti americani. loro lo modificano che afatto vero e poi loro chiedono domande l’ onu è sempre un azienda da criminali organizzati da aiutare uomini e donne , giovani e anziani. l’ apocalisse di san giovanni che l’ anticristo l’ ha messo su di voi ma chè voi siete dei terroristi innocenti che date le mani ad dei poveri innocenti che loro dicono aiutare il povero paese. portare democrazia significa questo infrangere la legge umana siete dei branco di terroristi che certa gente se ne fotte del vostro paese di merda america siete dei terroristi voi avete aiutato osama bin laden e saddam hussein osama faceva parte della cia 1987. se voi amate il vostro paese, animali, poveri,la nonnna , la torta e la vostra reppublica questo si chiama complottismo di pace che va rubare il petrolio e di conquistare nuove terre andatevene a cagare nelle USA avete capito complottisti di pace?
ma che cazzate spari???
[…] “Spero di regalare un futuro migliore a voi e alle nuove generazioni, libero dalla corruzione. Prometto di portare la primavera alla Nazione”, ha affermato Sarath Fonseka, appena liberato dal giogo impostogli dal regime militare di Mahinda Rajapaksa all’indomani delle contestatissime votazioni del 2010 dove era candidato anch’egli alla presidenza ma dalle quali fu messo fuori gioco a causa di brogli elettorali (come confermato da osservatori internazionali) ed a causa della paventata intenzione di Sarath Fonseka di mostrare ai cingalesi ed al mondo intero documenti compromettenti su Mahinda Rajapaksa e sui metodi militari adottati durante la guerra al mo…. […]
[…] di Rajiva Wijesinha Il 30 settembre abbiamo pubblicato un articolo di Francesco Tortora dal titolo Sri Lanka, un criminale di guerra come presidente? L’articolo, come prevedibile, ha fatto molto discutere e puntuale è arrivata la replica […]
[…] replica all’articolo di Francesco Tortora pubblicato su Frontiere News il 30/09 dal titolo: Sri Lanka, un criminale di guerra come presidente? A piè di pagina la controreplica di […]