Ancora tensioni tra la Turchia e l’Unione Europea. Ankara ha infatti minacciato nuovamente di bloccare le relazioni con l’Unione se la Repubblica di Cipro ne dovesse assumere la presidenza di turno.
“Se i negoziati di pace nell’isola non vanno a buon fine e l’Unione Europea darà la presidenza di turno alla Cipro del sud, la vera crisi sarà tra la Turchia e l’Unione“, ha dichiarato a una televisione cipriota Beşir Atalay, vicepresidente turco. “Provvederemo a congelare le relazioni. Come governo”, continua il vice di Erdogan, “abbiamo preso questa decisione: le nostre relazioni giungeranno a un improvviso blocco”.
La Repubblica greco-cipriota ha stipulato un accordo con Israele per lo sfruttamento del gas che, secondo Ankara, lederebbe gli interessi della Repubblica turca di Cipro del Nord, riconosciuta soltanto dalla Turchia stessa.
Nel 1974 la Turchia invase il nord dell’Isola, dove è presente la comunità turca, causando la divisione di Cipro: il Nord si è autoproclamato indipendente nel 1983. Ankara, che de facto occupa militarmente il territorio, è l’unica nazione a riconoscerla.
L’Onu – che con la risoluzione 541 del 1983 ha condannato l’autoproclamazione – invita alla calma, temendo che le tensioni mettano a rischio la riunificazione dell’isola.
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