Un messaggio in bottiglia come nel più classico dei racconti d’avventura. È stato questo classico stratagemma, usato dai marinai della Montecristo, nave italiana sequestrata un paio di giorni fa nel Golfo di Aden da pirati somali, a favorire la brillante azione militare svolta dalla marina britannica con l’appoggio di quella statunitense, al comando dell’ammiraglio italiano Gualtiero Mattesi. L’operazione era stata concordata dai ministri della difesa La Russa (nel video il ministro spiega la missione ai cronisti in un discutibile inglese) e Fox che hanno espresso la propria soddisfazione per il buon esito del blitz.
A bordo della nave c’erano 23 persone fra cui 7 italiani, 6 ucraini e 10 indiani. I 23 marinai si erano asserragliati nella zona blindata della Motonave riuscendo a dirigerla nei pressi dell’International Traffic Recognized Corridor, dove forze navali Nato combattono la pirateria (operazione Ocean Shield). L’equipaggio intero sta bene e le famiglie possono tirare un sospiro di sollievo per una vicenda che finalmente si è risolta in poche ore.
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