Il 23 ottobre la Tunisia è chiamata a eleggere l’assemblea costituente che dovrà redigere una nuova Costituzione e formare un altro governo ad interim. Si teme una scarsa partecipazione, soprattutto nell’elettorato femminile.
Per questo motivo è stato diffuso il seguente appello: “Sono la donna tunisina, figlia del deserto e della montagna, dell’ulivo, del grano e della palma. Sono dappertutto, a casa, nel mercato, all’ospedale, nel tram, in corriera, in ambulatorio, nella polizia, nel comune. Sono la donna tunisina. Sono tunisina e vado a votare“.
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