di Marco Foglietti
È lì la vera forza della natura. Proprio sotto quelle macerie assassine, che solo domenica avevano scosso la Turchia orientale. La “città rovina” di Van è avvolta da un clima surreale, si odono soltanto i colpi di vanga dei volontari che continuano, con la forza della disperazione, a scavare ininterrottamente da ormai quarantotto ore. Le case, o quel che di loro rimane, sembrano essere state modellate a piacimento della natura. Ma la natura è anche vita, e proprio quando quelle braccia fraterne erano quasi immobilizzate dal dolore degli infiniti colpi di vanga, ecco una gambina, poi una mano, ed infine quel pianto d’aiuto, che in un attimo ha contagiato tutti i presenti; ma le loro erano lacrime di gioia, di vita.
Sembra impossibile da credere, o forse lo è, ma la piccola Azra, nata appena due settimane fa è ancora viva. Bella come il sole, nascostole per due giorni, riceve l’inatteso abbraccio dei medici, che subito la avvolgono in un panno caldo e la portano via da quella montagna di residui, accatastati l’uno sopra l’altro. Il coraggio di vivere è tutto in lei e in quel pianto disperato, che squarcia la silente città, ancora bramosa di vita. Un gruppo di mani sorregge quell’esile corpo, lo custodisce gelosamente e con estrema avvedutezza, come si fa con un cristallo trovato intatto sotto a una montagna di sassi, e che sembra in bilico anche quando lo teniamo stretto al petto. Le braccia degli angeli di Azra creano un letto, finalmente morbido, sul quale la piccola si adagia. I medici si allontanano da quel cumulo di macerie, e quello scendere con passi irregolari e scomposti sembra creare una ninna nanna, dalla quale Azra si fa trasportare. Il pianto si placa, ha capito che ormai è al sicuro.
La città è un cimitero di anime, di ricordi, di esistenza. Tra poco le luci del giorno si affievoliranno per lasciare spazio alla terza notte di speranze, illuminata però da Azra e dal suo pianto. Guardandola, l’unico desiderio è poterle dire: “Il mondo non va tutti i giorni così. Accade, ma la forza della vita è contagiosa. È l’essenza della natura, distruttrice e creatrice. È coraggio e anima. È la scossa più grande che nessun sismografo è mai riuscito a registrare”. E tu, tutto questo, oggi lo hai insegnato al mondo.
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