Chiudere i conti bancari come forma di protesta. È la tattica usata dai militanti di Occupy, piattaforma in cui si riconoscono tanti indignados americani, contro il sistema bancario, accusato di voler salvare i propri interessi a spese dei più deboli. Questo tipo di boicottaggio è del tutto legale e in molti lo hanno già sperimentato. Sabato a New York in molti si sono recati da Chase, grande colosso bancario d’America, per chiudere il proprio conto. Per loro nessun problema.
Difficoltà, invece, ci sono state per chi si è recato alla Citibank: gli impiegati si sono rifiutati di adempiere alle richieste dei manifestanti e hanno fatto chiudere le porte dell’agenzia chiamando la polizia. Tutti i presenti sono stati identificati e arrestati con l’accusa di violazione di proprietà privata e resistenza all’arresto.
L’accaduto è stato filmato e messo su internet, ma i responsabili della banca si difendono: “Abbiamo chiamato la polizia per i dimostranti che disturbavano e che non volevano uscire, mentre l’unica persona che chiedeva di chiudere il conto veniva seguita dai nostri addetti”, ha spiegato in una nota Citibank. “Nessuno è stato arrestato perché voleva chiudere un conto, non abbiamo fatto chiudere la nostra filiale, è stata la polizia a deciderlo e non abbiamo chiesto che nessuno fosse arrestato, questa è una decisione della polizia”.
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