Nella giornata odierna, precisamente alle 11, a Oslo verrà annunciato il vincitore del Premio Nobel per la Pace. I grandi favoriti
per la vittoria di quest’anno sono i blogger della primavera araba, ma in corsa c’è anche la presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, prima donna a essere eletta capo di Stato nel continente africano.
Thorbjoern Jagland, alla guida del comitato Nobel ha dichiarato: “Quest’anno non è stato particolarmente difficile”. I candidati hanno raggiunto la cifra record di 241, tra individui e organizzazioni. Come sottolineato dal direttore dell’Istituto di ricerca sulla pace di Oslo, Kristian Berg Harpviken, il tema centrale di quest’anno è quello delle rivoluzione arabe e i favoriti su tutti sono la ‘Tunisian Girl’, Lina Ben Mhenni, attivista per i diritti umani che ha raccontato attraverso il suo blog la rivoluzione tunisina. Israa Abdel Fattah e Ahmed Maher, fondatori del ‘Movimento 6 aprile’, un gruppo nato online nel 2008 che ha poi ispirato le manifestazioni di piazza Tahrir al Cairo. Wael Ghonim, responsabile marketing della Google in Medio Oriente, che ha passato dodici giorni in carcere perché accusato di aver ispirato le manifestazioni di piazza al Cairo ed è stato indicato dalla rivista Time come “la persona più influente del 2011”.
Altri candidati in corsa per il prestigioso riconoscimento sono Sima Samar, attivista per i diritti delle donne in Afghanistan e capo della Indipendent Human Rights Commission (proprio oggi, 10 anni fa, iniziava la guerra in Afghanistan), Yoani Sanchez, attivista cubana e Svetlana Gannushkina, che si batte per il rispetto dei diritti umani in Russia. Fra le organizzazioni in lizza per il premio c’è da segnalare l’Unione Europea.
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