Saranno gli islamici moderati a guidare la Tunisia del post Ben Ali. I risultati non sono ancora definitivi, ma le forze laiche hanno già riconosciuto la sconfitta. “Ci inchiniamo alla volontà popolare” è stato il commento di Maya Zribi, segretaria generale del Partito Democratico Progressista che insieme al Polo Democratico Progressista, che raggruppa i partiti principali della sinistra, non sarà in maggioranza nell’Assemblea Costituente. Vittoria per la democrazia tunisina: l’affluenza al voto è stata del 90% degli aventi diritto, chiamati al voto per scegliere i 217 membri dell’Assemblea Costituente, che nominerà un governo ad interim, lavorerà alla nuova costituzione e preparerà il terreno per le elezioni parlamentari e presidenziali.
EnnahdHa, partito dei filo-islamici moderati, sarebbe quindi il partito di maggioranza. Le elezioni hanno coinvolto anche i tunisini non residenti nel proprio paese. In Italia l’affluenza è stata del 40% e anche nel nostro paese il partito EnnahdHa ha raggiunto la maggioranza dei voti con un 51% delle preferenze, eleggendo due delegati su tre all’Assemblea costituente. I risultati definitivi saranno noti questo pomeriggio.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Asia & Oceania22 Dicembre 2024Yasuke, il samurai africano che stupì il Giappone del XVI secolo
Europa22 Dicembre 2024Come i nazisti si appropriarono del nudismo socialista per veicolare il mito della razza ariana
Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina